Dopo decenni di promesse svanite nel nulla i territori interessati accolgono l'ipotesi del Governo con diffidenza

2 Minuti di Lettura
Martedì 17 Ottobre 2017, 05:00
LA RINASCITA
ASCOLI Stavolta è la spinta del post terremoto a riportare a galla due progetti storici per i collegamenti del Piceno con Roma: Salaria e Ferrovia dei due mari. Un percorso che ora, dopo migliaia di parole spese nel corso della storia (dal 1846!), con promesse e annunci, prova a ripartire attraverso l'iniziativa del Governo, con il ministro alle infrastrutture, Graziano Delrio, pronto a metterci la faccia. La presentazione ufficiale dei due interventi su cui si intende puntare per riportare gente ed economia nelle zone terremotate verranno presentati questa mattina, nella sede della Provincia di Rieti, alzando il velo su due percorsi cui lo stesso Del Rio - insieme agli amministratori delegati dell'Anas, Armani, e della Rete ferroviaria, Gentile - sta lavorando da circa dieci mesi. Ed oggi, affiancato dai presidenti delle Regioni, Zingaretti per il Lazio e Ceriscioli per le Marche, sarà il ministro a illustrare i dettagli dell'operazione su due fronti: strada e rotaie. Con Ascoli che resta alla finestra, in attesa di capire come e quando si svilupperanno questi due progetti finalizzati a ridare ossigeno e vitalità alle zone colpite dal terremoto. Un duplice intervento che, chiaramente, non crea false illusioni, soprattutto perché collegato a precedenti esperienze poi svanite nel nulla. È chiaro, però, che in questo difficile momento i territori interessati accolgano l'ipotesi del Governo con tanta diffidenza, ma al tempo stesso con la speranza che stavolta possa essere la volta buona.
La Salaria
Per quanto riguarda la Salaria, stando alle prime indiscrezioni ed anticipazioni nei giorni precedenti alla presentazione ufficiale del progetto, non si parla di raddoppio totale, ma di potenziamento: si ipotizzerebbe una serie di interventi di ampliamento della carreggiata (in alcuni punti a quattro, in altri a tre o a due corsie) nei punti nevralgici. Lo stesso ministro Delrio, a ridosso della conferenza stampa di oggi, ha dichiarato che «la ricostruzione della accessibilità nelle aree colpite dai recenti terremoti è una priorità assoluta. Abbiamo fatto con l'Anas i piani di ripristino e siamo riusciti ad assegnare all'azienda 570 milioni per la ricostruzione delle strade terremotate». Abbiamo cercato di fare un programma ha aggiunto Delrio all'agenzia Agi - non solo per affrontare l'emergenza, ma per migliorare i collegamenti con quelle zone. È il caso della Salaria sulla quale intendiamo intervenire per dare più fluidità di accesso, riducendo i tempi di percorrenza e dare la possibilità alle popolazioni di ritornare e ospitare i turisti. È un dossier enorme, preparato in quasi dieci mesi di lavoro e ora lo presenteremo a regioni e Comuni per ridare speranza e fiducia». Ora si tratterà di capire quale sia il programma degli interventi e quale la tempistica.
La ferrovia
Attorno al sogno della Ferrovia dei due mari, con i primi progetti che risalgono al 1841-1846, aleggiano sicuramente maggiori dubbi, trattandosi di un'opera che dalla metà dell'Ottocento ad oggi ha visto tanti scenari, tante promesse ed annunci, ma nessun cantiere.