Castelli, ultima sfilata di notte «Zero infortuni e polemiche sulla gestione della pista Sì, l'autogoverno funziona»

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Lunedì 16 Luglio 2018, 05:04
LA QUINTANA
ASCOLI Per un sestiere Porta Tufilla che trionfa allo Squarcia e si cuce sul petto la prima stella, ci sono altri cinque sestieri che si leccano le ferite e pensano già al riscatto per la Giostra del 5 agosto in onore del patrono Sant'Emidio. A partire da Porta Solestà, che resta a bocca asciutta contro ogni pronostico: il recordman della Quintana, Luca Innocenzi, cede il passo al rivale Massimo Gubbini e per i gialloblù stavolta non c'è spazio per la festa. Ma il cavaliere folignate medita la rivincita e tra tre settimane sull'otto di gara si prospetta una nuova super sfida tra i due portacolori di Solestà e Tufilla. Tra gli sconfitti c'è però anche chi intravede segnali positivi.
La rivincita
È il caso di Sant'Emidio, con il sestiere rossoverde terzo classificato nello spettacolo dello Squarcia e che ad agosto farà affidamento su Riccardo Raponi: «Possiamo vantare una squadra di cui sono estremamente fiera» commenta il caposestiere Mariangela Gasparrini. «Non era scontato avere a disposizione due cavalieri che riuscissero ad essere così affiatati ed entusiasti del nostro progetto. Il clima è molto sereno, siamo davvero soddisfatti e il risultato maturato allo Squarcia non può che farci piacere». Il terzo posto ottenuto dal veterano Enrico Giusti non cambierà i piani dell'arme rossoverde: «Il 5 agosto giostrerà Raponi, questa è la strada che vogliamo percorrere» ha aggiunto. «Non c'è nessun antagonismo tra i nostri due cavalieri, siamo convinti del percorso che abbiamo deciso di seguire». Un terzo posto alla Giostra che segue la doppia terza piazza con medaglia di bronzo degli sbandieratori rossoverdi nel Palio cittadino. Risultati di certo non casuali, ma frutto del duro lavoro messo in campo dal sestiere nell'ultimo periodo: «Ci siamo assiduamente impegnati in tutti i vari aspetti, stiamo risorgendo dalle ceneri come l'araba fenice dopo anni di buio» ha chiosato il caposestiere. «Un grazie sincero al comitato e a tutti i volontari che ogni giorno si impegnano per il bene della nostra squadra».
Le ombre
Con Porta Romana a sorpresa fuori dal podio e la Piazzarola a chiudere lo Squarcia, chi si proietta al futuro è anche Marco Regnicoli con il proprio sestiere di Porta Maggiore: «È normale che per un sestiere che non vince da così tanto tempo servono risultati, ma con Mattia Zannori abbiamo iniziato un percorso in cui crediamo fortemente» ha spiegato. «Sabato abbiamo visto i suoi miglioramenti soprattutto nella precisione al tabellone, ora sta al sestiere mettere a sua disposizione cavalcature che possano permettergli anche un tempo migliore nella percorrenza dell'otto di gara. In questo modo potremo creare un binomio vincente, ma è normale che ci sia bisogno di tempo. Allo Squarcia ci sono cavalieri esperti e molto forti, ma nel futuro siamo convinti che il percorso iniziato con Mattia possa dare i suoi frutti».
Il magnifico messere
Intanto la Quintana di ieri ha rappresentato la penultima apparizione del sindaco Guido Castelli nelle vesti di magnifico messere. La sfilata di agosto sarà l'ultima assoluta del primo cittadino prima delle elezioni amministrative del 2019 alle quali però non potrà candidarsi in quanto ha svolto due mandati legislativi: «Uscendo dal portone di Palazzo dei Capitani ho avvertito un'emozione particolare, un misto di commozione e consapevolezza. Si è trattata della mia ultima partecipazione al corteo in notturna, ma credo che in questi anni si sia lavorato assiduamente affinché tutto il popolo quintanaro potesse avere una rievocazione storica perfettamente funzionante». Castelli è sicuro: «Il principio è stato quello dell'autogoverno, dell'autonomia e della responsabilità. Tutti risultati raggiunti grazie a Massimo Massetti, al cda e ai sestieri con i loro volontari».
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