Tutti contro i fuochi d'artificio San Silvestro con il silenziatore

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Venerdì 30 Dicembre 2016, 05:00
I DIVIETIANCONA Botti sì, botti no. Ogni fine anno è la stessa storia. L'Italia si divide. E i Comuni corrono ai ripari con una pioggia di ordinanze che vietano fuochi d'artificio, petardi e tutti i giochi luminosi (o solo rumorosi) tipici della notte di San Silvestro. Il rischio è sempre dietro l'angolo con i petardi. Capita pure che ragazzini facciano giochi folli: si passano di mano in mano mortaretti accesi come in una roulette russa. Ad Ancona e in provincia sarà un Capodanno senza il botto. Quasi tutti i Comuni hanno voltato le spalle a una tradizione consolidata. Protestano i commercianti del settore, che si sentono penalizzati da un'ordinanza che a Roma è addirittura sfociata in un ricorso di massa vinto dinanzi al Tar.
La raffica di ordinanze
Il rischio, come sempre, è che il proibizionismo si trasformi in un boomerang e favorisca lo sviluppo del mercato parallelo dei botti illegali. I principali Comuni si sono adeguati al trend nazionale. Nel capoluogo il sindaco Mancinelli ha imposto per le giornate di domani e del 1° gennaio il tassativo divieto di «far esplodere fuochi d'artificio, petardi, botti di qualsiasi genere e simili nelle strade, nelle piazze e in qualsiasi altro luogo pubblico o aperto al pubblico, in presenza di persone o animali per qualsivoglia motivo». Chi non si adegua, verrà punito con denunce e una multa da 77 a 500 euro. Identica ordinanza del sindaco Bacci a Jesi, dove «nelle giornate del 31 dicembre e del 1° gennaio in luoghi aperti al pubblico è vietato a chiunque far esplodere fuochi d'artificio, petardi, botti di qualsiasi tipo anche se di libera vendita».
La stangata a chi sgarra
Previste multe da 25 a 500 euro per i trasgressori. A Senigallia è in vigore dal 2013 nel regolamento di polizia urbana il divieto di lanciare materiale pirotecnico su tutto il territorio comunale: non è stato necessario emanare un'ulteriore ordinanza. Per chi sgarra, multa di 200 euro, fino a 500 in caso di recidiva. Vietato anche l'uso di bicchieri e bottiglie in vetro in luoghi pubblici nella notte di Capodanno: in questo caso la sanzione è di 100 euro. Infine, ai minori è vietato anche solo trasportare alcolici: la sanzione da 50 euro sarà a carico dei genitori. A Fabriano i botti sono vietati tutto l'anno, salvo deroghe: l'assessorato agli Animali da affezione ha riproposto la campagna Rinunciamo ai botti affinché il Capodanno sia una festa anche per gli amici a 4 zampe. L'eccezione è a Falconara dove è sempre in vigore l'ordinanza del 2011 che vieta a tempo indeterminato l'utilizzo nei luoghi pubblici di «razzi a scoppio, mortaretti, petardi e giochi pirici esplodenti in genere». Ai trasgressori, sanzioni da 25 a 500 euro. Ma il Comune qui è più morbido: prevede un lasso di tempo «tra le ore 21,30 del 31/12 e le 2 del primo giorno di ogni anno» in cui i botti sono tollerati.
I controlli serrati
Chi non può rinunciare ad accendere un petardo o una miccetta senza il rischio di incorrere in una multa, può spostarsi a Falconara, dove peraltro è sempre consentito «l'uso di tutti i restanti giochi pirici non esplodenti, illuminati o colorati». Il controllo è affidato alla Polizia Municipale e alle altre forze dell'ordine. Ma sarà difficile far rispettare le ordinanze. «I divieti sono una buona cosa se tutti li osservassero - commenta Stefano Caporossi, comandante provinciale dei Carabinieri -. Da parte nostra, abbiamo effettuato controlli a campione in alcuni esercizi commerciali e promosso campagne informative nelle scuole con gli artificieri sui rischi connessi ai botti, specie quelli inesplosi e raccolti incautamente il giorno dopo».