Rifiuti e marciapiede rotto incubo via Thaon de Revel

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Domenica 21 Ottobre 2018, 05:05
IL REPORTAGE
ANCONA Passeggiata della domenica: bocciato, in parte, il Passetto; promosso il Guasco. Nei luoghi deputati allo struscio della festa, il decoro fa passi avanti, anche se ancora molto c'è da fare. E se al Guasco, piazze, spazi verdi e aree archeologiche sono finalmente puliti, con il grande neo nella zona portuale, lo stesso non si può dire del Passetto dove, tra sporcizia e vegetazione incolta, la passeggiata diventa ad ostacoli se non un vero e proprio incubo in via Thaon de Revel.
Il Passetto
La Pineta, ieri pomeriggio, alle 15 era abbastanza in ordine. Solo qualche rifiuto per terra, in particolare una bottiglia di plastica e delle cartacce accanto a un cestino stracolmo. Non per colpa della raccolta - tutti gli altri erano in ordine - ma a causa del solito maleducato che vi ha smaltito un sacchetto di rifiuti. Peccato, perché il colpo d'occhio nell'area dell'ascensore è sicuramente bella, sebbene siano chiusi gli ascensori, stante la fine della stagione estiva. Va invece decisamente peggio se ci si incammina verso via Thaon de Revel. Parziale giustificazione: c'è il cantiere aperto per la riqualificazione dell'area. Nelle more, però, la situazione appare decisamente inadeguata al decoro di una città ordinata. Il solito maleducato ha abbandonato un materasso accanto al cassonetto dei rifiuti davanti alle piscine. Un segnale di disinteresse per il bene pubblico che continua a manifestarsi anche in altre zone della città. Ma è tutta l'area che appare malmessa: a cominciare dal marciapiede lato mare, che in più punti è dissestato, fino a diventare un vero e proprio pericolo, specie per i bambini e gli anziani che lo attraversano. Tra l'altro, un albero caduto a terra si sta seccando vicino alla pista delle biglie e le erbacce invadono la camminata.
Il Guasco
Passiamo nel centro storico. Se fino a qualche mese fa le aree archeologiche del Guasco, in particolare l'anfiteatro e il foro romano, erano sommersi da incuria e da erba alta e incolta, finalmente le erbacce sono state tolte e si possono vedere i resti archeologici. Tutti i fine settimana, a partire dal 29 settembre e fino al 28 ottobre, la Soprintendenza sta aprendo l'anfiteatro, con entrata dall'arco Bonarelli (davanti alla Curia). Un arco sempre chiuso durante l'anno, dove la vegetazione regna sovrana, ma che finalmente per un mese la Soprintendenza ha deciso di renderlo visibile. Pulita anche l'area del vecchio foro romano, davanti al Museo Archeologico delle Marche, dove però è rimasta una targa sbiadita, quasi illeggibile da quanto è stata deteriorata dal passar del tempo e della pioggia.
Non se la passano invece bene gli scavi archeologici del porto traianeo. La vista è a dir poco desolante: le tettoie a copertura delle strutture con il tempo sono collassate e, tra ferri arrugginiti ed erbaccia, è difficile capire dove siano i magazzini traianei del Lungomare Vanvitelli. Le scritte spray e gli scarabocchi rappresentano invece un capitolo a parte. In alcune vie e piazze del centro, incivili continuano a lasciare scritte colorate con pennarelli o gettano mozziconi di sigaretta e cartacce a terra. Quasi tutte le panchine del parco del Cardeto sono imbrattate, così come alcuni muri all'interno di una delle aree verdi più grandi della città. Entrando infatti dall'ingresso di via Birarelli, una grande dedica d'amore è stata impressa con lo spray color blu in uno dei muri laterali. Nonostante, quindi, l'erba sia stata tagliata e non ci siano cartacce a terra all'interno del parco, le scritte su mura e panchine non aiutano a far apparire l'area completamente in ordine.
Il centro
Non c'è però solo chi lascia scritte in giro per la città. Nelle vie del centro molti maleducati non raccolgono gli escrementi dei propri cani. Proprio ieri in via Pizzecolli, c'erano degli escrementi all'ingresso di un palazzo. E l'inciviltà continua in piazza san Francesco che, sebbene sia pulita, è invasa continuamente da auto che sostano per ore in uno dei luoghi più caratteristici del centro storico. La stessa cosa vale in piazza Stracca, dove automobilisti lasciano i mezzi davanti alla Chiesa del Gesù. A parte writer e incivili, la zona del Guasco appare comunque più pulita del solito. L'area verde e la panchina in piazza del Senato sono in ordine e, più avanti, in via Birarelli, sono state sistemati la chiesa di San Gregorio e il sagrato. Piccoli passi, dunque, sono stati fatti rispetto al passato, anche se non basta e bisognerebbe pulire le strade sempre, falciare l'erba tutto l'anno e non solo d'estate o in occasione di eventi, e sostituire panchine e arredi deteriorati.
Micol Sara Misiti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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