«Oggi un pellegrinaggio alle sorgenti della fede»

2 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Marzo 2019, 05:04
LA FESTA
LORETO Chiesa italiana in festa per l'arrivo, questa mattina, di Papa Francesco a Loreto. Monsignor Stefano Russo, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana e vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica: «Il Pontefice manifesta vicinanza a una terra del centro Italia che ancora soffre per colpa del terremoto». Oggi, alle 12, suoneranno a festa le campane di tutte le chiese marchigiane. «La visita di Papa Francesco a Loreto è un segno carico di valenze positive. Innanzitutto perché valorizza un Santuario mariano che è davvero riferimento e meta per noi marchigiani, un luogo caro alla memoria di tante famiglie e di molte comunità che sono devote a uno dei luoghi simboli del cristianesimo. Diventa un richiamare e rilanciare il pellegrinaggio come metafora della vita, oltre che come esperienza che permette di tornare alle sorgenti della fede».
La dimora di Maria
Migliaia, infatti, ogni anno, i credenti che salgono a Loreto per affidarsi alla Madonna. Il Santuario conserva, secondo un'antica tradizione oggi comprovata dalle ricerche storiche e archeologiche, la casa di Nazareth della madre di Gesù. La dimora terrena di Maria era costituita da due parti: la Grotta scavata nella roccia, tuttora venerata nella basilica dell'Annunciazione a Nazareth, in Terra Santa, e la camera in muratura composta da tre pareti di pietre poste a chiusura della grotta stessa. Secondo la tradizione le pareti in muratura furono trasportate nel 1294 a Loreto via nave dalla nobile famiglia Angeli.
La venerazione
Da quell'epoca, fino ad oggi, per più di 700 anni, è stata venerata da generazioni di cattolici che hanno affidato la propria vita e famiglia alla protezione della Madonna. Per monsignor Russo «l'arrivo del Santo Padre Francesco esprime l'attenzione materna della Chiesa nei confronti di una terra particolarmente provata dalla crisi economica, sulla quale si è abbattuta la tragedia del terremoto: una situazione sulla quale è doveroso mantenere accesi i riflettori delle Istituzioni e del Governo, facendoci interpreti delle attese della nostra gente».
L'esortazione
Al termine della Messa celebrata in Santa Casa, il Papa firmerà l'Esortazione post-sinodale ai giovani: «è un mandato conclude Russo - che interpella anche noi adulti, nella nostra responsabilità ad essere espressione di una Chiesa autentica, trasparente e gioiosa. Passa da questa testimonianza la possibilità di educare davvero, trasmettendo alle giovani generazioni il tesoro dell'esperienza evangelica, vissuto nella Chiesa e nella compagnia degli uomini di oggi».
Marco Antonini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA