Non è stata trovata droga - l'unica sostanza sequestrata, mezz'etto di polvere,

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Giovedì 20 Settembre 2018, 05:04
Non è stata trovata droga - l'unica sostanza sequestrata, mezz'etto di polvere, dovrebbe essere mannite, sostanza da taglio - ma in casa di uno degli indagati (M.I. le iniziali, residente ad Ancona) sono state trovate una pistola giocattolo e una maschera in lattice che può essere usata come passamontagna, quasi un kit pronto per commettere rapine. L'indagine della Squadra mobile di Ancona, diretta dal dottor Carlo Pinto, era partita un anno fa, quasi per caso. I poliziotti indagavano su tutt'altro tipo di reati, quando intercettando un sospettato si sono accorti che consumava cocaina con una certa frequenza.
Il dialetto rom
Così, decifrando il dialetto rom con l'aiuto di un interprete, sono riusciti a ricostruire la presunta rete di spaccio che si dipanava intorno al ristorante Mare e Monti gestito dalla più grande delle due Giulia Spinelli. Un accurato lavoro d'intelligence - intercettazioni telefoniche, ma anche pedinamenti, rilevatori gps e microspie piazzate nelle auto e dozzine di consumatori di coca sentiti come testimoni - che ha portato il pm Rosario Lioniello a chiedere e ottenere l'emissione di misure cautelari. Gli ordinativi di droga venivano fatti usando termini in codice: le dosi di cocaina venivano chiamate a volte pizze, altre bambini. E mentre indagavano in gran segreto, i poliziotti della Mobile per due volte erano dovuti uscire allo scoperto. Il 16 gennaio scorso, quando Patrizia Spinelli e il marito albanese vennero intercettati in auto ad Agugliano ma evitarono l'arresto lanciando dal finestrino un involucro con 50 grammi di cocaina, recuperato poi dai cani antidroga. E l'8 marzo scorso, quando la Signora Giulia commise l'errore di portare cocaina nel ristorante perché una cliente chiedeva di celebrare la Festa della donna sniffando qualche pista. I poliziotti ne trovarono 5 grammi nel locale e altri 11 durante le perquisizioni. Giulia Spinelli fu arrestata con un'altra giovane della famiglia, ma vennero messe ai domiciliari e tornarono presto libere.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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