Fino al 2015 aveva abitato a Castelsantangelo sul Nera uno dei borghi dei Sibillini più colpiti dalle scosse

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Mercoledì 23 Agosto 2017, 05:00
LA TRAGEDIA
MONTE SAN GIUSTO Un boato, poi la casa è crollata inghiottendo tutto quello che fino a un attimo prima aveva protetto. È morta così Marilena Romanini, infermiera in pensione di 65 anni, mentre a Ischia era in casa di un'amica. Quando i soccorritori l'hanno estratta dalle macerie il suo cuore aveva già smesso di battere. È lei la seconda vittima del terremoto che lunedì sera, alle 20.57, ha colpito l'isola di Ischia. Da quanto emerso Romanini, originaria di Brescia ma per anni residente a Monte San Giusto, era in un'abitazione a Casamicciola, in località Maio, quando è avvenuto il crollo.
Lo choc
La figlia, Elena Zani, che vive a Civitanova con il marito Dino Pecorari, titolare di una palestra di arti marziali, appena ha appreso la tragica notizia, è partita per l'isola. Ieri mattina la figlia, quando ha sentito le prime drammatiche notizie che riferivano del sisma avvenuto a pochi chilometri da Forio, ha immediatamente chiamato il 112 per avere qualche informazione in più, poi ha affidato a Facebook un accorato appello: «Buongiorno, chiedo cortesemente al popolo di Fb: se c'è qualcuno che si collega da Casamicciola mi può inviare un messaggio? Devo chiedere un'importante informazione. Grazie». Casamicciola è stato il Comune più colpito dalla scossa, la località dove la madre sessantacinquenne, da quanto è emerso, si era trasferita da pochi anni. Originaria di Brescia, Romanini a fine anni 70 si era trasferita a Civitanova Alta in una casa colonica dietro lo Speedway park.
Il ricordo
«Era stata mia compaesana - ricorda Amedeo Regini -, è una notizia che mi ha colto di sorpresa, sono incredulo. Nel 1977, quando si è stabilita a Civitanova Alta, io ero consigliere comunale del Partito comunista, la vedevo spesso in Comune. Veniva da Brescia, era una persona molto sveglia, aveva voglia di inserirsi nella realtà locale. Poi non l'ho vista più, l'ultima volta è stato all'ospedale di Recanati, dove lei lavorava e io ero andato a trovare una persona. Marilena era una persona molto attiva, sono affranto: è stata una morte orribile».
A fine anni 80 Romanini si era trasferita a Monte San Giusto. Nel 1997 aveva acquistato un appartamento in via Vittorio Emanuele, al primo piano del civico 131, nel centro storico. Lì aveva vissuto fino al 2009 per poi trasferirsi, mantenendo la residenza a Monte San Giusto, in un'abitazione a Castelsantangelo sul Nera, in località Macchie. E da quel borgo dell'alta Valnerina, uno dei più colpiti dal terremoto dell'anno scorso, nel 2015 si era trasferita a Ischia.
Il legame
«Amava quell'isola - racconta Mario Cicchitelli, sangiustese settantenne -. Le piaceva stare alle terme. In una delle ultime telefonate che mi fece mi disse che era in forma perché era alle terme di Ischia». Cicchitelli, che per qualche anno era stato legato sentimentalmente a Romanini, ha ricordato la sessantacinquenne come una donna sempre allegra, sorridente. Era gentile, molto intelligente». A Monte San Giusto, Romanini non era molto conosciuta. «Si vedeva in giro, ma era una persona molto riservata, a volte schiva», ha affermato un signore nella piazza principale del paese.