L’inflazione rallenta ma costa alle famiglie più di mille euro l’anno. Nelle Marche i prezzi al consumo sono aumentati ad agosto del 5,3%

Ancona è ancora tra le prime dieci città meno care d’Italia, con il +4,7%

L’inflazione rallenta ma costa alle famiglie più di mille euro l’anno
L’inflazione rallenta ma costa alle famiglie più di mille euro l’anno
di Lorenzo Sconocchini
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Sabato 16 Settembre 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 07:59

ANCONA Prosegue ad agosto il raffreddamento dell’inflazione (scesa dal 5,9% di luglio a +5,4%) e della sua componente di fondo (+4,8%), ma per i bilanci familiari l’effetto lenitivo quasi non si sente, visto che continua a pesare soprattutto il carrello della spesa (+9,4%). Le Marche sono leggermente al di sotto della media nazionale, con un aumento tendenziale del 5,3% (inferiore di uno 0,2 rispetto alla media del Centro Italia) e Ancona si conferma nella top ten dei capoluoghi di regione e grandi città più virtuosi per capacità di contenimento delle spesa, con un 4,7%, che la colloca al decimo miglior posto su 32 comuni censiti.

 


L’energia


«La decelerazione su base annua dei prezzi al consumo - spiega il report dell’Istat, che ieri ha aggiornato leggermente al ribasso la stima preliminare fatta a fine agosto - ancora fortemente influenzata dalla dinamica dei Beni energetici, riflette anche l’evoluzione favorevole dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita in ragione d’anno rimane, tuttavia, su valori relativamente alti (+9,7%). Permane elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, che ad agosto si attesta a +9,4%».


La goccia nel mare


La discesa dell’inflazione dal 5,9% di luglio al 5,4% è un «una goccia nel mare», secondo l’Unione Nazionale Consumatori. «Il raffreddamento dell’inflazione annua rispetto al +5,9% del mese precedente è solo un’illusione ottica, dato che significa che i prezzi, nonostante siano già insostenibili per le famiglie, salgono ancora, anche se ad un ritmo inferiore» afferma il presidente dell’associazione Massimiliano Dona.

L’Unione Consumatori ha diffuso ieri delle proiezioni per far capire cosa significhi per la famiglia media, in termini di aumento del costo della vita, un rialzo dei prezzi ai livelli d’inflazione attuali. Per le Marche siamo a 1.033 euro in più l’anno, meno della media Italia (1.174). Tre le città marchigiane che figurano in questo studio: Ascoli Piceno è la più costosa (51esima in Italia) con un’inflazione del 6% che pesa per 1.134 euro l’anno sui bilanci di una famiglia media. Seguono Macerata, al 62esimo posto, con un 5,4% e maggiori costi per 1.020 euro, e infine Ancona (69esima) con 934 euro di spesa aggiuntiva annua per effetto dell’inflazione al 4,7%.

L’Unione consumatori ha anche calcolato, a livello nazionale, il peso dell’inflazione su varie tipologie di famiglie. Per una coppia con due figli, l’aumento dei prezzi al +5,4% significa un aggravio del costo della vita pari a 1.506 euro l’anno: 761 euro per i rialzi del 9,9% dei prodotti alimentari e bevande, 800 euro per il carrello della spesa a +9,4%. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua stimata è di 1.368 euro, mentre per famiglie numerose con più di 3 figli l’inflazione comporta una stangata da 1.699 euro, 948 euro per il carrello della spesa. 

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