O Soulè mio, il nuovo talento del calcio è originario di Ancona. Ecco perché Spalletti lo vuole strappare all'Argentina di Scaloni (altro marchigiano)

Mamma Virginia Malvano è originaria del capoluogo dorico, per questo il gioiellino di proprietà della Juve ha il doppio passaporto

Soulè con la maglia del Frosinone, con Messi in uno stage con l'Argentina e, da piccolo, con sua madre Virginia
Soulè con la maglia del Frosinone, con Messi in uno stage con l'Argentina e, da piccolo, con sua madre Virginia
di Gianluca Murgia
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Martedì 31 Ottobre 2023, 19:15 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 11:30

O Soulè mio (o tuo). Signori, è ufficiale: le Marche sono la principale fonte di approvvigionamento di campioni, futuri e presenti, della nazionale di calcio argentina. Anche se Spalletti lavora e spera ad un altro epilogo.

Un passo indietro.  Di Lionel Messi, fresco di ottavo Pallone d'Oro, si sa tutto: i suoi trisavoli erano di San Severino Marche e Recanati. Poi c'è Lionel Scaloni, il ct dell'Albiceleste campione del Mondo, con radici che si intrecciano tra Magliano di Tenna, Tolentino, Montegiorgio, Macerata, Montegranaro e Rotella. Della serie: più marchigiano di noi.

L'ultimo a scoprire di avere Dna marchigiano è Matìas Soulè, 20 anni, gioiellino della Juventus in prestito al Frosinone (dove ha trovato un altro marchigiano particolare: Wallid Cheddira, figlio delle Marche, marocchino di Loreto). Soulè sta stupendo tutti a forza di prestazioni e gol (5 in 8 partite): sua madre Virginia Malvano, e i nonni materni, sono originari di Ancona. Non storia di un secolo fa ma dell'altro ieri, argentinità fresca, italianità non ancora sbiadita. Per questo possiede sia il passaporto argentino che quello italiano e per questo il ct della Nazionale Luciano Spalletti, che il territorio anconetano lo conosce bene per averci allenato nel 2002, come anticipato sta cercando di convincerlo ad accettare la chiamata azzurra.

Moscioli o asado? Per ora si sa solo che a Frosinone ha già organizzato diverse grigliate di carne. Ma ci sarebbe tempo per recuperare.

Il predente di Mauro German Camoranesi

Il precedente illustre è sempre bianconero: Mauro German Camoranesi, argentino di Tandil (Buenos Aires), naturalizzato italiano (il bisnonno paterno era nato a Potenza Picena), formidabile ala della Juve nei primi anni Duemila e campione del mondo con gli Azzurri di Lippi nel 2006.

Soulè, nato a Mar del Plata il 15 aprile 2003, ha già giocato per la Selección nacional de fútbol al Mondiale Under 16, con un posto praticamente fisso nella U 20 e 21. Da minorenne è stato già convocato dal ct Scaloni nella nazionale maggiore per due stage ma - fattore fondamentale - senza esordire. Ora, di fronte al pressing di Spalletti che si trova a fare i conti con una nazionale alle prese con lo scandalo scommesse, con talenti che non sbocciano o che si perdono per strada, il Ct  Scaloni è tornato alla carica preconvocando di nuovo Soulè con la nazionale maggiore albiceleste. Detto che la preconvocazione non è vincolante e che la scelta definitiva arriverà presumibilmente per le partite del 17 e 22 novembre, contro Uruguay e Brasile, la contesa-Soulè ora diventa anche a tinte marchigiane.

Scovato dalla Juve nel 2019

La Juve lo aveva scovato nel 2019, in un torneo amichevole in Portogallo organizzato dalla federazione olandese. Matteo Tognozzi, osservatore bianconero, si era già appuntato da tempo quel ragazzino abile come ala destra e, all'occorrenza, trequartista secco e agile, ancora troppo giovane per essere tesserato a livello internazionale. In quel torneo, con l'Argentina Under 16, arrivarono solo conferme. Il tesseramento per "appena" 120mila euro si materializzò così nell'ottobre del 2019 sfruttando il suo doppio passaporto, argentino e italiano, visto che mamma Virginia è originaria di Ancona.

L'esplosione nel Frosinone con Cheddira (altro figlio delle Marche)

Il resto è storia recente: Soulè esordisce in Serie C con la Juve Next Gen nel 2021 (28 presenze e 3 gol) e, nello stesso anno, timbra anche la prima presenza in Serie A con la squadra di Massimiliano Allegri. Nel 2022 oblitera il suo nome pure in Champions League e, con la seconda squadra, raggiunge la finale di Coppa Italia di Serie C. Il 12 marzo 2023 segna la sua prima rete in A nel 4-2 alla Sampdoria. In estate viene ceduto in prestito secco al Frosinone (nonostante le sirene di mercato lo portassero, a titolo definitivo, in Olanda per 15 milioni) dove esplode, segnando 5 reti in 8 partite, candidandosi per il prossimo campionato a un rientro alla base da protagonista. E il suo valore, oggi, è stimabile intorno ai 30 milioni (tendenti a crescere).

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