Marche, incidenti mortali in crescita
Stragi infinite sulle Statali-trappola

L'ultimo tragico incidente sulla statale 76
L'ultimo tragico incidente sulla statale 76
di Monia Orazi
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Lunedì 14 Marzo 2016, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 12:52

ANCONA - Lanfranco Ceccacci, 62 anni è stato l’ultima vittima di un incidente mortale sulla Statale 76, venerdì pomeriggio. Costruttore edile di Maiolati Spontini, era alla guida della Polo di un parente, quando all’interno della galleria Gola della Rossa si è scontrato contro un Tir. E’ il terzo a lasciare la vita lungo quella che i fabrianesi hanno ribattezzato la “statale maledetta”, che è una delle strade più pericolose delle Marche.

 



Lo confermano i dati Aci-Istat sugli incidenti stradali in regione, gli ultimi disponibili sono del 2014. Tra le arterie viarie di collegamento principale, che sopportano il maggiore carico di traffico essendo a scorrimento veloce, l’A14 Adriatica detiene l’indice di mortalità più alto con 5,33 deceduti ogni 100 incidenti, seguita dalla Statale 76 con 4,55 ed al terzo posto l’Ascoli Mare con 3,70, fanalino di coda la Statale 16 con 2,04.

“E’ la velocità il principale fattore di pericolosità per le strade a scorrimento veloce, i grandi assi di collegamento interno come l’Ascoli Mare, la Civitanova Foligno, la Ss76, molto pericolosa anche la Statale 16, fortemente urbanizzata, per la compresenza di diverse tipologie di veicoli e conducenti”, spiega Fabio Santone, comandante della Polizia Stradale di Ancona. 

Nelle Marche, dopo alcuni anni in discesa, nel 2014 sono aumentati i morti per incidenti stradali, 100 in totale (86 nel 2013), coinvolti in 98 incidenti mortali. Leggermente in diminuzione il numero di incidenti totali, attestatisi a 5422 nel 2014, con 7866 feriti stabili rispetto all’anno prima. Osservando la tipologia di strade su cui avvengono i sinistri, poco meno del 60 per cento (3.066) riguardano in prevalenza le strade urbane, quasi simile il numero di incidenti sulle strade extraurbane secondarie (946) e principali (985), fanalino di coda l’autostrada (196).

A fare la parte del leone per numero di incidenti è la Statale 16 con 343 sinistri, seguita dall’A14 con 169, 44 gli incidenti nel 2014 lungo la Ss76, 27 il numero di quelli verificatisi lungo l’Ascoli Mare. Si muore di più lungo le strade extraurbane secondarie (30 morti), a seguire le strade urbane (28), le strade extraurbane principali (24), infine l’autostrada (10). Gli incidenti per il 71,5 per cento dei casi riguardano autovetture, nel 13,4 per cento ciclomotori e motocicli, seguono con il 7 per cento veicoli commerciali ed industriali, il mezzo più sicuro è l’autobus con lo 0,4 per cento.

E’ la provincia di Ancona quella con il maggior numero di incidenti stradali pari a 1783 (33 mortali), seguita da Pesaro-Urbino con 1205 (21 mortali), Macerata con 969 sinistri (24 mortali), Ascoli Piceno 856 incidenti (8 mortali), Fermo 609 incidenti (12 mortali). Il maggior numero di morti ha più di 65 anni, con 27 uomini e 12 donne, segue la fascia di età 30-54 anni con 18 maschi e 10 femmine. Guardando all’indice di mortalità (numero di morti ogni cento incidenti) le strade più pericolose delle Marche sono le provinciali.

A detenere il primo posto in classifica di strada più pericolosa delle Marche è l’Apecchiese-Ss257 (Pu) con indice 20, a seguire l’ex Ss78 Picena che collega la provincia di Macerata ad Ascoli con 8,82, la seguono altre due strade della provincia di Macerata la Corridoniana-Maceratese con 8,57 morti e la cosiddetta “Regina” Helvia Recina con 8,33. Segono la Ss362 Jesina con 5,26, l’Arceviese con 4,55, la provinciale 255 Muccese (Mc) con 4, la vicina Settempedana 361 (Mc) con 2,33, fanalini di coda la Ss73 Bis Bocca Trabaria (Pu) con 2,08 e la Ss4 Salaria con 1,72.

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