ANCONA Eppur si muove. Si erano quasi perse le speranze di veder realizzato l’ormai tristemente noto lungomare Nord, ultimo tassello che va a comporre quel faraonico puzzle chiamato Uscita Nord dal porto di Ancona. Se i lavori per il raddoppio della variante alla Statale 16 procedono a tappe forzate e il cantiere per l’Ultimo miglio è finalmente stato affidato (dopo 40 anni di attesa), lo sventurato lungomare è impantanato da quasi 5 anni nella commissione ministeriale che deve esprimersi sulla Valutazione di impatto ambientale. Ma ora almeno un punto fermo almeno è stato messo, con la concertazione dell'assessorato alle Infrastrutture che ha riavviato la concertazione tra gli enti coinvolti.
La delibera
E oggi l’assessore Francesco Baldelli porterà in giunta lo schema di accordo di programma per la realizzazione dell’intervento, che nel frattempo ha richiesto degli aggiustamenti visto il dilatarsi dei tempi. Correttivi più che altro di natura tecnica che sono già stati concordati tra i soggetti coinvolti nel progetto - Rfi, Autorità di sistema portuale, Regione e Comune di Ancona - nel tavolo del 21 febbraio scorso. Una volta arrivato il via libera di Palazzo Raffaello, il documento verrà sottoscritto entro la prossima settimana dagli altri tre attori in campo. Espletati questi passaggi, Rfi invierà al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica le (ennesime) integrazioni progettuali richieste e, facendo tutti i dovuti scongiuri, potrà chiudersi la Valutazione di impatto ambientale dei record.
La scheda tecnica
Burocrazia permettendo, l’intervento da 52,8 milioni di euro (cifra lievitata nel tempo) prevede la realizzazione di una scogliera di protezione della ferroviaria Adriatica, con interramento, rettifica dei binari, velocizzazione a 200 km/h della linea e realizzazione di un lungomare cittadino con tanto di parco.
Un cantiere complesso da suddividere in due fasi: la prima per la realizzazione della scogliera di protezione per la linea Adriatica, con un costo di 24.850.000 euro - finanziati per 21.350.000 euro da Rfi e per 3,5 milioni dalla Regione - e la rettifica e velocizzazione della linea per 18 milioni di euro (messi da Rfi).
Gli step
Un’opera molto articolata, è vero, ma era il lontano ottobre 2017 quando Ministero delle Infrastrutture, Rfi, Regione, Autorità portuale e Comune di Ancona siglavano l’accordo di programma. Sette anni sono decisamente troppi per non vedere neanche la canonica prima pietra. Con il lungomare Nord, il binomio micidiale infrastrutture&burocrazia è andato oltre il concetto di incompiuta. Ma con il passaggio di oggi in giunta si mette almeno un punto fermo. Eppur si muove.