Eccellenze in vetrina: il Food Brand
Marche sbarca al Fico di Bologna

Eccellenze in vetrina: il Food Brand Marche sbarca al Fico di Bologna
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Giovedì 9 Novembre 2017, 16:32
ANCONA – Una vetrina prestigiosa per le eccellenze enogastronomiche della regione Marche.
Sarà infatti Fico (Fabbrica italiana contadina) a Bologna la prima vetrina della neonata Associazione produttori dell’agroalimentare marchigiano, uno dei primi consorzi regionali multifiliera in Italia, che già in partenza annovera circa il 50% del Pil wine&food delle Marche, con un fatturato aggregato di 750 milioni di euro. Sette i soci fondatori (BovinMarche, Consorzio vini piceni, Consorzio Marche biologiche, Consorzio Casciotta d’Urbino dop, Istituto marchigiano di tutela vini, Società Agricola Biologica-Gruppo Fileni, TreValli Cooperlat), che da soli rappresentano circa 3mila imprese agricole del territorio con produzioni che vanno dal latte alla carne, dalla pasta al vino, dall’olio a cereali e leguminose bio. Sotto l’ombrello di Food brand Marche – il logo che accompagnerà l’associazione – le compagini saranno impegnate a partire da Fico (dal 15 novembre per 12 mesi) nella promozione del brand regionale anche nelle principali rassegne internazionali del settore in Italia e all’estero, nella formazione agli addetti ai lavori e nell’informazione ai consumatori. L’associazione è aperta a chiunque produca o trasformi prodotti agricoli certificati e ha l’obiettivo di mettere in rete anche gli artigiani del cibo che faticano ad autopromuoversi, attraverso la partecipazione ai bandi di finanziamento nazionali e comunitari.

«Il progetto Fico – ha detto la vice presidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura, Anna Casini – nasce e si sviluppa ai confini regionali. La vicinanza con Bologna ci consente di intercettare un segmento turistico, quello enogastronomico, in continua crescita. Come Marche, dopo il sisma, abbiamo bisogno di visibilità e di opportunità per far venire sempre più turisti nella nostra regione». Per il direttore dell’Associazione produttori dell’agroalimentare marchigiano, Alberto Mazzoni: «Le Marche non possono competere sul piano dei numeri con altre importanti aree italiane; il confronto che possono vincere è senz’altro quello della qualità. L’idea – già sperimentata col vino - di fare squadra per portare a fattor comune il buono della nostra regione è stata pienamente condivisa dalle grandi compagini, che faranno da traino ai piccoli».
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