Lacrima Wine Days, due giorni
con tante iniziative a Morro d'Alba

Lacrima Wine Days, due giorni con tante iniziative a Morro d'Alba
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Mercoledì 6 Luglio 2016, 13:01
JESI - Al via l’8 e il 9 luglio Lacrima Wine Days, la due giorni sulla Lacrima di Morro d’Alba promossa dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT) e Go Wine per scoprire l’autoctono rosso dal profumo di rosa e viola e la sua nuova annata: in programma nel borgo di Morro d’Alba (An) banchi d’assaggio aperti al pubblico in compagnia di diciassette produttori, tasting alla cieca per operatori e appassionati, abbinamenti con prodotti tipici del territorio.

Ad aprire la prima edizione della kermesse, venerdì 8 luglio alle 10:00, il wine tasting alla cieca e le preparazioni dello chef stellato Errico Recanati abbinate alla Lacrima di Morro d’Alba, riservati alla stampa specializzata. Alle 17:00 primo piano sulla denominazione nel convegno con il direttore dell’IMT, Alberto Mazzoni, il sindaco di Morro d’Alba, Alberto Cinti, il dirigente servizio Ambiente e Agricoltura della Regione Marche per la Competitività e sviluppo dell'impresa agricola, Roberto Luciani e il presidente di Go Wine, Massimo Corrado. Si prosegue dalle 18:00 alle 23:00 con le degustazioni aperte al pubblico nel centro storico (8 e 9 luglio - costo degustazione, inclusi calice e tasca: € 10; € 8 per i soci Go Wine e di associazioni di settore) e presso l’Enoteca del Lacrima (9 luglio ore 10:30-13:00). Per gli operatori del settore e per gli enoappassionati sono previsti inoltre due wine tasting alla cieca alle 21:00 (8 e 9 luglio ingresso gratuito, su prenotazione).

“Con una produzione di circa 11mila ettolitri di vino certificato su 258 ettari vitati - ha detto il direttore di Imt, Alberto Mazzoni – e 10.859 ettolitri imbottigliati nella campagna 2014-2015, la Lacrima di Morro d’Alba è la terza denominazione rossa delle Marche. Un vitigno che rischiava l’estinzione e che, grazie alla lungimiranza dei produttori e al riconoscimento della doc nel 1985, oggi rappresenta uno dei nostri vini più identitari. E’ un rosso di nicchia sul quale vogliamo continuare a puntare, nel rispetto delle sue rese produttive, fondamentali per un prodotto che parli di tradizione e territorio. Il tutto in uno spirito di squadra con i produttori, sulla scia dell’esperienza fatta con Verdicchio e Rosso Conero”.
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