Sarnano, Rina e il figlio Emanuele
morti nella casa invasa da fiamme e fumo

I vigili del fuoco sul posto
I vigili del fuoco sul posto
di Daniel Fermanelli
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Lunedì 19 Novembre 2018, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 19:57
SARNANO - Il fumo aveva invaso ogni angolo della casa, trasformandola in una trappola mortale. Per Rina Funari, 64 anni, e per suo figlio Emanuele, 38, non c’è stato nulla da fare. Il marito della donna, il 68enne Franco Piersanti, deve invece la vita ai carabinieri, che nonostante la situazione di grandissimo pericolo sono riusciti a portarlo in salvo. La tragedia si è consumata nella notte tra sabato e domenica - quando mancavano dieci minuti all’una - in un’abitazione di campagna a Sarnano, in contrada Case Rosse, lungo la strada che porta ad Amandola. 

Come ogni sera, marito e moglie erano andati a dormire in stanze separate. Rina infatti condivideva la camera da letto con il figlio Emanuele, che essendo disabile aveva bisogno di assistenza; la porta era stata lasciata aperta: un particolare, questo, che con ogni probabilità si è rivelato fatale per i due. Franco invece, costretto alla sedia a rotelle a causa di una gamba amputata, era in un’altra stanza.

 

Il rogo è divampato nel salotto: a prendere fuoco è stato il divano, situato vicino al caminetto lasciato acceso (vicino c’erano anche dei lumini votivi ma non sarebbero stati questi la causa dell’incendio). Il fumo si è propagato in tutta la casa e solo l’uomo, che aveva lasciato la porta chiusa, è riuscito a dare l’allarme, chiamando il 112. La centrale operativa ha inviato sul posto una pattuglia dei carabinieri della stazione di San Ginesio, intervenuta dopo pochi minuti. 
I militari dell’Arma, riuscendo a sfondare la porta d’ingresso, sono entrati nell’appartamento al primo piano dell’abitazione (una struttura cielo-terra, composta da due edifici). E una volta dentro, nonostante l’ambiente saturo di fumo, mentre nel salotto diverse suppellettili erano avvolte dal fuoco, incuranti della loro incolumità, sono riusciti a trovare Franco Piersanti. L’uomo avrebbe urlato: «Non preoccupatevi per me, ci sono mia moglie e mio figlio, andate prima a prendere loro». Ma ogni secondo era prezioso e i militari lo hanno salvato portandolo fuori dall’abitazione. Subito dopo sono rientrati ma il fumo intenso e le fiamme ancora vive hanno impedito loro di trovare gli altri due componenti della famiglia. Nel frattempo sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco dei distaccamenti di Tolentino e di Amandola, che sono riusciti a domare le lingue di fuoco e trovare Emanuele nella sua camera da letto. Era ancora vivo: è stato portato all’esterno e soccorso dal 118. I sanitari hanno fatto davvero di tutto per strapparlo alla morte ma ogni tentativo si è rivelato vano: il suo cuore ha smesso di battere dopo pochi minuti. 
Tutto questo mentre i vigili del fuoco trovavano in un ripostiglio il corpo esanime della madre: la donna è morta intossicata dal fumo. Un bilancio tragico quello dell’incendio avvenuto a Sarnano, solo il 68enne è sopravvissuto. È stato portato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale civile di Macerata e ricoverato nel reparto di medicina d’urgenza (ieri pomeriggio è stato dimesso). Hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici anche i due militari della stazione di San Ginesio intervenuti per primi sul posto, che hanno riportato ustioni alle mani. 
Sulle cause dell’incendio sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della locale stazione e dei colleghi della Compagnia di Tolentino. Stando a quanto emerso dalle prime indagini, è esclusa qualsiasi ipotesi dolosa. Come detto, infatti, secondo gli investigatori dell’Arma le fiamme sono scaturite dal divano, forse alimentate da un tizzone partito dal camino lasciato acceso e caduto sul divano.
L’appartamento, dichiarato inagibile dai vigili del fuoco, è sotto sequestro. E le salme sono state trasferite all’obitorio dell’ospedale di Macerata, dove oggi - su disposizione del pubblico ministero di turno Rosanna Buccini - dovrebbe essere svolta l’ispezione cadaverica. Solo dopo il nulla osta della procura sarà possibile fissare la cerimonia funebre per l’ultimo saluto a Rina Funari e a suo figlio Emanuele, morti nella loro abitazione, a pochi metri dal loro amato Franco. 
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