Musicista-esploratore scampa
alla strage sull'Himalaya

Musicista-esploratore scampa alla strage sull'Himalaya
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Venerdì 17 Ottobre 2014, 21:45 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 19:37
MACERATA - E' stato il “viaggio più duro” della sua vita. E Maurizio Serafini di chilometri ne ha macinati tantissimi. Ma quello che ha passato nei giorni scorsi il musicista – antropologo – esploratore, fondatore del gruppo dei Vincisgrassi maceratese, non gli era mai capitato. La valanga ha sfiorato il suo gruppo sull'Himalaya (sei persone, di cui cinque marchigiani) mentre poco più su, la violenta tempesta di neve ha fatto vittime e dispersi. Una strage sul tetto del mondo. I morti sarebbero una cinquantina e settanta persone sono ancora disperse vicino al popolare circuito dell’Annapurna, a 160 chilometri a nordovest della capitale Katmandu. La strada in questo periodo di ottobre è tipicamente molto popolata da escursionisti internazionali. Ieri pomeriggio Maurizio Serafini è riuscito a collegarsi in rete e ha tranquillizzato amici e parenti sulle sue condizioni. "In questo momento ho il volto infossato. La pelle del viso e le labbra spaccate, dimagrito e pieno di catarro. Ho un giorno per riposare e poi riparto” ci ha detto al telefono da Katmandu, preannunciando il ritorno in Italia nella giornata di lunedì.



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