Macerata, pubblica su Facebook la foto della figlia di un’amica e il padre della bambina la denuncia

Pubblica foto della figlia di un’amica, il padre della bambina la denuncia
Pubblica foto della figlia di un’amica, il padre della bambina la denuncia
di Giulia Sancricca
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Sabato 14 Ottobre 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 07:44

MACERATA Pubblica su Facebook le foto di una minore - figlia di una sua amica separata dal marito - e il padre della bambina la cita in giudizio. Nei guai una 36enne residente a Civitanova che è finita sul banco degli imputati, accusata di illecito trattamento dei dati personali.

Si è aperto ieri il procedimento a carico della donna, difesa dall’avvocato Giuseppe Lufrano. Ieri è stato sentito il papà della minore, un 48enne residente a Tolentino, che ha mostrato al giudice le foto del profilo social che ritraeva la figlia, che all’epoca aveva 8 anni, senza il suo consenso. 

 

«Il mio assistito - dice l’avvocato Marco Massei, che tutela il genitore - aveva una separazione in atto e si è rivolto alla polizia postale perché ha notato che la figlia veniva ritratta nel profilo Facebook di un’amica della ex moglie.

La donna aveva pubblicato, ripetutamente, e senza il consenso del padre, le immagini della figlia, in occasioni conviviali, ma il viso non era neanche stato oscurato.

Un fatto che ha infastidito il padre tanto che, in un primo momento, aveva diffidato la donna (tramite l’avvocato che stava seguendo la sua separazione) chiedendole di togliere le foto, poiché non era d’accordo alla pubblicazione. Alla sua richiesta, però, non è seguita la rimozione delle immagini e allora ha presentato una denuncia penale».

Sentito in aula il papà

Ieri, quindi, in aula è stato sentito il papà. Successivamente saranno ascoltati altri testimoni. Si tratta di una storia che accende i riflettori su un tema sempre più frequente, ma poco conosciuto, che riguarda l’utilizzo di uno strumento - quello dei social - che riempie quotidianamente le vite di tutti. Ma spesso si ignora la normativa della privacy.

«Talvolta - sottolinea l’avvocato Massei - non ci si rende conto della gravità di ciò che si sta facendo nella pubblicazione di alcune immagini. Bisogna sempre fare attenzione nel pubblicare profili di soggetti estranei. Mentre i reati più comuni sono noti a tutti, come rubare, molestare, uccidere, il web impone delle norme poco conosciute, ma che hanno comunque conseguenze penali. Una svista può anche capitare, ma nel fatto specifico le foto non sono state tolte nemmeno dopo la diffida».

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