Macerata, ricatto a luci rosse
a un'amica: donna rinviata a giudizio

Il Tribunale
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Giovedì 19 Ottobre 2017, 10:43
MACERATA - «Mi devi dare mille euro altrimenti dico tutto a tua sorella delle cose intime che so...». La minaccia a sfondo hard è costata a M.F., maceratese di 58 anni, la pesante accusa di estorsione. I fatti contestati risalgono al 29 maggio del 2014, quel giorno - stando alla ricostruzione accusatoria - la cinquantottenne avrebbe rivolto la frase minacciosa a una donna di sua conoscenza, e sua coetanea, aggiungendo: «So dove sei, abiti in quel condominio». Sotto la minaccia della rivelazione scomoda, la conoscente avrebbe consegnato a M.F. un portafoglio (poi risultato essere stato rubato a Colfiorito e per il quale all’epoca c’era un procedimento pendente per furto aperto dalla procura di Spoleto) al cui interno, tra le altre cose, c’era una carta bancomat intestata al marito della proprietaria del portafoglio, e un altro bancomat. Dalle indagini preliminari - coordinate dal Pm Enrico Riccioni - era emerso che con il primo bancomat erano stati effettuati quattro prelievi da 250 euro in diversi sportelli elettronici di Macerata, mentre dal secondo erano emersi ben nove tentativi di prelievi non andati a buon fine. Tra questi ce ne sarebbe stato uno effettuato in un ristorante del centro storico del capoluogo dove M.F. era stata riconosciuta quale presentatrice del bancomat. L'imputata, difesa dall’avvocato Maria Antonella Mercuriali, è stata rinviata a giudizio.
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