Fatture false per centinaia di milioni:
sequestri e denunce anche a Macerata

Fatture false per centinaia di milioni: sequestri e denunce anche a Macerata
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Mercoledì 18 Luglio 2018, 14:44
MACERATA – Sequestri e denunce anche a Macerata per una maxi inchiesta della Guardia di Finanza di Chieti che ha svelato un enorme giro di fatture false per ben 190 milioni di euro e 66 milioni di evasione fiscale.
73 persone indagate a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e/o contributiva, 36 le società coinvolte, 190 milioni di euro il valore delle false fatture emesse, 66 milioni di euro i ricavi sottratti al fisco 16 milioni di euro di iva dovuta, 4 milioni di euro di contributi previdenziali non versati, 1 milione e 600.000 euro il valore dei beni sequestrati, (14 unità immobiliari, partecipazioni societarie per un valore nominale complessivo di euro 712.000,00 e 107 conti correnti bancari e postali). Sono queste, in sintesi, le cifre di una complessa indagine condotta dai finanzieri della compagnia di Chieti, sotto il coordinamento della procura della repubblica di Chieti inizialmente e, successivamente, di quelle di Napoli e latina. Alle prime luci dell’alba di questa mattina decine di militari della compagnia della guardia di finanza di chieti, coadiuvati dai loro colleghi dei reparti territoriali di Roma, Napoli, Bologna, Latina e Macerata stanno procedendo all’esecuzione del provvedimento di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica del capoluogo pontino. Le indagini, hanno consentito di sgominare una collaudata ed organizzata associazione a delinquere composta da professionisti ed imprenditori (anche attraverso il ricorso a prestanomi) – che, attraverso la gestione di 36 società, aveva posto in essere un vasto ed articolato duplice sistema fraudolento finalizzato alla realizzazione di una cd. frode carosello, volta a conseguire indebiti vantaggi fiscali in materia di imposizione indiretta mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture relative ad operazioni soggettivamente inesistenti per circa € 190 mln.
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