Corridonia, un ciclista si schianta
sul dosso: operato a Bologna

Il dosso
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Lunedì 20 Marzo 2017, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 11:41
CORRIDONIA -«A neanche 48 ore dall’installazione del dosso, in via Grazie si è già verificato un grave incidente». L’allarme è lanciato dall’avvocato Sandro Giustozzi, a cui il ferito si è rivolto per ottenere il risarcimento dei danni e la rimozione del dissuasore, definito «un’insidia».
«Un uomo di Corridonia - racconta il legale -, mentre era alla guida della sua bici e percorreva la strada comunemente conosciuta come “Scorta”, in direzione della zona industriale, nel superare il dosso è caduto rovinosamente a terra. È stato trasportato dal 118 al pronto soccorso di Macerata dove i sanitari hanno diagnosticato gravi fratture alla clavicola e alla scapola e ora dovrà esser operato all’ospedale di Bologna». L’avvocato Giustozzi aggiunge: «In via Grazie, all’altezza del ristorante I Beati Paoli, è stata installata da alcuni mesi una rotatoria dalla dubbia utilità, già teatro di numerosi incidenti dal momento che chi percorre via Grazie in direzione zona industriale deve dare la precedenza a chi proviene da una strada laterale scarsamente trafficata (via Giovanni XXIII) e in cui la visibilità non è ottimale. Poi è stato installato un dosso, con passaggio pedonale, in prossimità della rotatoria per chi proviene dal centro. Purtroppo questo insidioso dissuasore è in discesa, all’altezza di una curva ed è mimetizzato con la colorazione giallo-nera della rotatoria. L’infelice posizione comporta, soprattutto per i mezzi a due ruote, un sobbalzo con una spinta laterale a causa della forza centrifuga, con conseguente perdita dell’equilibrio. Inoltre l’ostacolo è stato posizionato solo su una corsia, mentre sull’altra, per chi sale verso Corridonia, l’asfalto è normale, senza dosso e le strisce pedonali sono prive di spessore. Anche questo inganna gli utenti della strada. Corridonia negli ultimi tempi ha visto il proliferare di numerosi dossi in tanti quartieri residenziali e non. Tuttavia il tipo di dissuasori scelto dall’attuale amministrazione comunale ha delle dimensioni abnormi ed è necessario andare a “passo d’uomo”. Questo modo di rallentare il traffico è giusto fino ad un certo punto, infatti nelle zone residenziali, specialmente in prossimità di scuole e zone verdi, sarebbe buona norma procedere a velocità estremamente controllata, ma per fare ciò bisogna promuovere delle campagne di sensibilizzazione ed educazione degli utenti della strada e non installare delle insidie che, come in questo caso, hanno fatto finire una persona all’ospedale».
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