Freddie Mercury, in vendita la residenza Garden Lodge a Londra (con laghetto e bar): vale 30 milioni di sterline

Garden Lodge, la residenza del frontman dei Queen a pochi passi da Londra, è in vendita. Mary Austin, amica del cantante e proprietaria dal 1991 ha deciso che è giunto il momento di separarsene. Lì si trovava la porta meta di pellegrinaggio dei fan e il pianoforte su cui Freddie Mercury ha scritto "Bohemien Rapsody"

Garden Lodge è in vendita: la residenza di Freddie Mercury (con laghetto e bar) vale 30 milioni di sterline
Garden Lodge è in vendita: la residenza di Freddie Mercury (con laghetto e bar) vale 30 milioni di sterline
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Lunedì 26 Febbraio 2024, 22:22

Garden Lodge, la residenza di Freddie Mercury a due passi dal centro di Londra nel quartiere di Kensington, è in vendita per 30 milioni di sterline (circa 38 milioni di dollari). Mary Austin, amica intima del leader dei Queen che ha ereditato la casa dopo la morte del cantante nel 1991, ha deciso che è arrivato il momento di separarsene. «Non si può rimanere aggrappati al passato per sempre», ha dichiarato la donna in un’intervista a Bloomberg. La decisione è arrivata dopo lo straordinario successo dell’asta di Sotheby’s di settembre in cui sono stati raccolti oltre 50 milioni di dollari vendendo averi di Mercury, somma destinata all’organizzazione Mercury Phoenix Trust e alla Elton John AIDS Foundation.

La villa

Austin, l’unica donna mai amata dall’artista, a conti fatti l’ha vissuta da sempre. Era insieme al cantante quando decise di comprarla in un giorno d’estate del 1980. Mercury considerava Garden Lodge una via di fuga dove poter creare e vivere tranquillamente la sua musica e questo nonostante la vicinanza con il centro di Londra, poiché in una posizione arretrata rispetto alla strada residenziale e circondata da muro di mattoni funzionale a renderla quasi un mondo a sé. È in quel muro che si trovava la famosa porta verde diventata meta di pellegrinaggio per i fan che vi scarabocchiavano sopra messaggi di ogni genere, ma è stata venduta all’asta per più di 400 mila dollari. A sostituirla oggi c’è un’altra porta protetta da un involucro trasparente. Non appena si varca la soglia ad accogliere i visitatori è un giardino d’ispirazione giapponese con alberi di magnolia, un laghetto con le carpe e un pergolato in legno.

Il primo piano

La casa, composta da otto camere da letto, si sviluppa su due piani e nell’intera struttura si respira l'arte di Freddie Mercury. Non appena si varca l’ingresso a sinistra si trova uno degli ambienti principali, la stanza in cui l’artista si chiudeva a riflettere e che ha dipinto da solo, non riuscendo a trovare l’arredatore giusto per dar vita alle sue idee. Il piano terra ha un’ampia sala da pranzo e uno spazio dedicato al gatto Oscar, il suo amato animale domestico, un salotto che funzionava anche da studio con pavimenti in legno, pareti gialle e camino in pietra decorato.

Lì si trovava, prima della sua vendita, il pianoforte dove scrisse “Bohemien Rapsody”. Completano l’ambiente un guardaroba, una cucina dotata di elettrodomestici moderno, un ripostiglio e due grandi finestre che illuminano gli spazi con affaccio sul giardino e un’ampia schiera di alberi.

Il piano superiore

Al piano superiore si trova un bar e alla fine di un corridoio ricoperto da una moquette color crema la suite principale di Mercury divisa in quattro parti. Una volta entrati si è circondati da specchi sia sul pavimento che sul soffitto in uno spogliatoio in stile art decò. Le ante a specchio nascondono gli armadietti dove riponeva i suoi vestiti, compresi quelli di scena. A lato dello spogliatoio si trovano due bagni, uno con incise sul marmo le iniziali FM. Poco più avanti una porta scorrevole a specchio introduce alla camera da letto con vista sul giardino e i tranquilli spazi di Kensington.

La storia 

La casa è sempre appartenuta ad artisti. Fu costruita nel XX secolo come casa e studio combinati per il pittore Cecil Rea e la scultrice Constance Halford. Tra gli altri proprietari figurano i nomi di Peter Wilson, ex presidente della casa d’aste Sotheby’s e Tomás Harris, agente dell’intelligence britannica e in seguito commerciante d’arte. Quando Mercury la acquisto era di proprietà di uno dei banchieri della famiglia Hoare. Già 25 anni fa Austin si era rivolta all’agenzia immobiliare Knight Frank, ma allora non era pronta a separarsene. Ora, anche se molto doloroso, ha deciso che è giunto il momento. Nessuno può sapere quale sarà il futuro di Garden Lodge, ma la donna spera solo che l’acquirente sia ancora una volta un artista.

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