Sale l'allerta anche nel nostro Paese «Attenzione massima durante le feste»

Sale l'allerta anche nel nostro Paese «Attenzione massima durante le feste»
di Cristiana Mangani
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Mercoledì 12 Dicembre 2018, 08:22
È il 19 dicembre di due anni fa, quando un tir lanciato nel centro di Berlino, tra le bancarelle e i turisti, fa 12 morti. Alla guida Anis Amri, il terrorista ucciso dalla polizia mentre, in fuga, sceglie l'Italia come possibile rifugio. Qualche mese prima, l'intelligence di mezza Europa aveva allertato sulla possibilità che altri mercatini potessero essere colpiti. E Strasburgo era proprio uno di questi: più volte obiettivo degli uomini del califfo.
GLI ARRESTI
In quell'occasione sette persone vennero fermate dalle forze speciali francesi prima che compissero l'attentato. Nel gruppo, forse c'era anche quello che oggi è sospettato di aver ucciso tra la folla. Un'altra operazione risale a maggio del 2014: nella città venne smantellata una rete jihadista, sette persone che avevano combattuto in Siria tra il dicembre 2013 e l'aprile 2014, e che poi erano state condannate a pene comprese tra i 6 e i 9 anni di carcere. Tra loro Karim Mohamed-Aggad, il cui fratello Foued venne successivamente identificato come uno dei kamikaze del Bataclan.
Le bancarelle di Natale, con le migliaia di persone e di turisti che si muovono, rappresenta da sempre uno degli obiettivi a rischio. In tutti i luoghi del mondo. E come di consueto, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha già firmato la sua circolare per il periodo di festa, che verrà diffusa nei prossimi giorni. Prevede attenzione massima nei luoghi dove si concentra la folla, ma anche una precisa indicazione alle forze di polizia di abbandonare ogni forma di distrazione possibile, a cominciare dall'uso dei telefonini in servizio. Troppo spesso anche chi dovrebbe controllare a vista quanto gli accade intorno è preso a guardare il suo cellulare o a parlarci. È successo a tre carabinieri un mesetto fa di finire al centro di una polemica sui social, tanto che l'Arma ha diffuso una comunicazione di servizio nella quale richiamava a un maggiore rigore. Gabrielli ha rinnovato la richiesta. E comunque, in attesa che si faccia chiarezza su quanto successo a Strasburgo, il livello di allerta rimane elevatissimo.
LA SICUREZZA
La Francia torna nel terrore e con lei tutta Europa. Dopo le stragi del 2016, e gli anni di tensione folle, nessuno si aspettava un'altra aggressione jihadista. Semmai qualche sospetto avanzato dagli analisti, più legato alla situazione di tensione che si respira a Parigi, con la protesta dei gilet gialli e la resa del presidente Macron. Per la Francia è un fatto quasi ciclico, anche 18 anni fa il mercato di Natale di Strasburgo era stato individuato come bersaglio. E non c'è sicurezza che tenga. «Abbiamo messo su un importante dispositivo, molti agenti della polizia nazionale, di quella municipale e soldati dell'operazione Sentinelle - ha dichiarato il segretario di Stato del ministero dell'Interno, Laurent Nunez, il giorno dell'inaugurazione del mercato - Un'unione di forze che ci consentirà di garantire le migliori condizioni di sicurezza. Ma - ha poi aggiunto - la minaccia terroristica rimane alta, molto alta».
 
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