Francesca, figlia "segreta" dell'ex
batterista Pooh: «L'ha detto mamma»

Francesca, figlia "segreta" dell'ex batterista Pooh: «L'ha detto mamma»
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Venerdì 9 Febbraio 2018, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 18:56
VENEZIA - Si avvia a sentenza la vicenda giudiziaria relativa alla giovane - Stefania Michelon, che ora vive nel Padovano - che sostiene di essere figlia del batterista dei Pooh, Stefano D'Orazio. Nata più di 30 anni fa dalla relazione che il musicista aveva con una donna di Jesolo. Ieri, di fronte al giudice Silvia Franzoso, del Tribunale civile di Venezia, il pubblico ministero Elisabetta Spigarelli ha chiesto la revoca della sentenza con cui, nel 2011, lo stesso Tribunale accolse la richiesta del vicentino Diego Michelon, che vive a Venezia ed l'ex marito di Oriana Bolletta, pronunciando sentenza di disconoscimento di paternità, dopo aver accertato che il suo dna non coincide con quello della ragazza che credeva fosse sua figlia.

Il giudice si è riservato e la decisione potrebbe arrivare tra qualche giorno.

È stata la Procura ad avviare le procedure per ottenere la revoca del disconoscimento di paternità in quanto sarebbe stato ottenuto da Michelon dichiarando il falso, ovvero sostenendo di aver saputo che Francesca non era sua figlia meno di 12 mesi prima dell'avvio del procedimento giudiziario (termine massimo per evitare la prescrizione), cosa ritenuta dal pm non vera. Sul caso vi è anche un'inchiesta penale: lo scorso anno il gup Roberta Marchiori ha prosciolto Francesca, Diego e Orianadall'accusa di falso ideologico, ma la Cassazione ha annullato il provvedimento con rinvio, e il procedimento penale dovrà essere vagliato da un nuovo giudice.

Davanti al Tribunale di Marsala (dove risiede il musicista ex Pooh settantenne, da poco convolato a nozze) è in corso, infine, la causa avviata da Francesca Michelon nei confronti di D'Orazio per ottenere l'accertamento di paternità: causa che sarà dichiarata estinta se il giudice Franzoso dovesse revocare il disconoscimento di paternità di Michelon che, nell'udienza di ieri, si è associato alla richiesta del pubblico ministero.

Azzerata la situazione, infatti, Francesca potrà riavviare la procedura in base ad una legge del 2014 secondo la quale, per i figli, l'azione per ottenere il disconoscimento di paternità non è soggetta a prescrizione. Annullato il disconoscimento viziato dal contestato falso, la ragazza potrà trascinare nuovamente D'Orazio di fronte al Tribunale per chiedergli di sottoporsi alla prova del dna.
 
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