Fenucci avverte la Fermana
"Adesso voglio più concretezza"

Gianluca Fenucci, mister della Fermana
Gianluca Fenucci, mister della Fermana
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Martedì 24 Settembre 2013, 11:24 - Ultimo aggiornamento: 11:26
FERMO - Prima sconfitta per la Fermana: i giocatori ci sono, ma il gioco ancora scollato. Non basta un primo tempo piacevole a Giulianova.

​ I problemi sono quelli individuati dalla prima giornata. Bartolini è il classico uomo d’area troppo spesso scende a centrocampo. Manca il mediano-mastino per il filtro. Marinucci Palermo sgobba, ma anche lui non ha riferimenti. Occorrono esterni veloci dal fiato inesauribile per applicare gli schemi di mister Fenucci. Non si segna e non si fa copertura. Anche sui tiri in porta è stato subito posto l’accento e restano una rarità. Dire che la Fermana debba solo salvarsi o che debba fare i playoff o vincere il campionato è discorso inutile davanti alle sconfitte. A Giulianova, Maschio, Esposito, Dos Santos e Del Grosso hanno fatto la gara. “Mi fa male dirlo, vista la tanta gente di Fermo sugli spalti, ma a volte le sconfitte, al quarto turno, possono essere propedeutiche. Il Giulianova è forte e il Fadini è una roccaforte - dice mister Gianluca Fenucci -. Boccanera? Ha fatto due-tre parate importanti: è un ’96 con grandi qualità. Sugli angoli siamo stati un po’ sorpresi. Loro hanno tirato di più. I nostri attaccanti e centrocampisti devono entrare nei meccanismi e tirare da fuori. Non lo facciamo ed è una pecca. In queste quattro uscite di campionato, più la Coppa Italia, ho visto comunque una buona Fermana. Dobbiamo concretizzare, vincere. Dobbiamo giocare insieme, anche se vedo una squadra vera e se non lo fossimo, a Giulianova, preso gol, non avremmo pareggiato. Serve più autostima, come nel caso di D’Errico, ragazzo interessante. Né Bellucci, né Santoni sono in buone condizioni. Bartolini non può cantare e portare la croce. Serve uno che gli dia una mano in zona-gol”.