Carmen muore tra i dolori

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Giovedì 11 Agosto 2016, 05:00
LA TRAGEDIAFANO Una giovane mamma al nono mese di gravidanza è morta all'ospedale di Fano poco dopo aver scoperto che il figlio che portava in grembo aveva smesso di vivere. La tragedia si è consumata sotto gli occhi del marito che ieri, scioccato da quanto accaduto e convinto che non tutto sia filato liscio, ha sporto denuncia dai carabinieri per appurare la verità. La vittima è Carmen Zazzaro, 24enne, senigalliese: martedì mattina si era recata con il coniuge all'ospedale Santa Croce di Fano, Monitoraggio di routine e ultimi contatti per programmare il parto cesareo. Il nome era pronto, Mattia, e il tempo sarebbe scaduto il 12 agosto, domani.
L'arrivo in ospedale
Ma quando la donna arriva in ospedale i medici accorgono che il feto è morto da giorni. Qui inizia ad aprirsi il baratro: si chiuderà alle 3 di mattina quando Carmen muore. Per i familiari ci sono di mezzo le complicazioni seguire all'aborto indotto, forse una embolia: lo accerterà l'autopsia, forse oggi, per l'apertura del fascicolo penale è solo una questione di ore. Per i sanitari invece, secondo quanto riferito ai parenti, la causa del decesso sarebbe una setticemia provocata dalla presenza del feto morto da giorni. E poi c'è da capire perchè il feto sia morto a pochi giorni dal parto. La giovane mamma era alla 39esima settimana di gravidanza. Pur essendosi da poco trasferita a Mondavio con il marito e il figlio di 4 anni, Carmen Zazzaro era seguita da una ginecologa dell'ospedale di Senigallia, la sua città, dove l'ultima visita programmata l'aveva eseguita tre mesi fa. Andava tutto bene.
Il presagio
Il 24 luglio però, avendo avvertito forti dolori, la donna si era recata all'ospedale di Senigallia per un controllo. Era preoccupata che potesse essere accaduto qualcosa al bimbo che portava in grembo. Nel reparto di Ginecologia dal controllo era emerso che tutto stava procedendo bene ma la 24enne era risultata anemica. Da qui la decisione di prescrivere una cura e rimandarla a casa. Avendo eseguito il primo parto con il cesareo, martedì la donna si è recata insieme al marito nell'ospedale di Fano, a cui nel frattempo avevano scelto di affidarsi, per programmare l'intervento chirurgico e far nascere così il secondogenito. Carmen è stata subito visitata e sottoposta agli accertamenti di routine da cui è emerso però che il bambino non aveva battito cardiaco. Era morto probabilmente da due giorni.
Il ricovero
A quel punto è stato disposto il ricovero della 24enne: allo choc si aggiunge il delicato passaggio dell'espulsione del feto. La decisione iniziale dei sanitari, come raccontato anche dal marito nella denuncia sporta ai carabinieri di Fano accompagnato dal suocero, è quella di provocare l'espulsione in maniera naturale, indotta con i farmaci. In caso di complicazioni i sanitari sarebbero ricorsi al cesareo di lì a poche ore. Ma Carmen Zazzaro non ha mai visto la luce dell'alba. Nel corso della notte è morta, dopo ore di strazianti sofferenze. E' stata male dal pomeriggio di martedì e all'1,30 della notte la situazione è precipitata. I dolori sono aumentati, Carmen ha iniziato a vomitare, si è poi rannicchiata sul lato sinistro, ha cambiato colore in volto, diventando violacea fino a perdere i sensi. I sanitari hanno cercato di rianimarla ma ormai per Carmen non c'era più nulla da fare. E' morta sotto gli occhi del marito che, impotente, l'ha assistita per tutte quelle ore.