Luca Traini e l'attentato del 3 febbraio 2018 dopo il massacro di Pamela Mastropietro a Macerata

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MACERATA - Luca Traini è stato condannato a dodici anni di reclusione per aver sparato ferendo sei migranti, il 3 febbraio 2018 a Macerata. Traini era partito in auto da Tolentino e, dopo aver sparato con una Glock 17, pistola semiautomatica calibro 9,è sceso dall'auto davanti al Monumento ai Caduti cittadino, dove avrebbe fatto il saluto romano e gridato "Viva l'Italia" con un tricolore legato al collo, prima di arrendersi alle forze dell'ordine. L'uomo voleva vendicare il massacro di Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi da Innocente Oseghale che sta scontando l'ergastolo dopo la condanna definitiva emessa dalla Cassazione.

La Procura della Repubblica di Macerata ha formulato nei confronti di Luca Traini l'accusa di strage aggravata dalla finalità di razzismo, oltre a contestargli altri reati, tra cui il porto abusivo d'arma da fuoco. Il 3 ottobre 2018 Traini è stato condannato a 12 anni di reclusione con rito abbreviato,  condanna poi confermata il 2 ottobre 2019 dalla corte d'assise d'appello di Ancona  e il 24 marzo 2021 dalla Cassazione.