Truffano un fornitore di energia
Otto denunce, un fermano nei guai

Truffano un fornitore di energia Otto denunce, un fermano nei guai
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Giovedì 8 Maggio 2014, 22:13 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 11:30
FERMO - Una falsa identit per sostituirsi all'amministratore di un condominio e stipulare, in modo fraudolento, contratti di fornitura di energia elettrica con aziende del settore. E’ questo lo stratagemma utilizzato da otto persone per intascare le provvigioni della ditte per cui lavoravano, specializzate nel cercare contatti per conto di colossi industriali.

E’ successo a Casoli, in provincia di Chieti, dove i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà otto persone. Per tutti, a vario titolo, le accuse sono di concorso in truffa, falsità in scrittura privata, uso di atto falso e sostituzione di persona.

Tre di loro, due 30enni ed un 39enne, residenti rispettivamente in provincia di Fermo e Macerata, erano gli organizzatori della truffa mentre le altre cinque persone denunciate sono tutte prestanomi e risiedono nelle Marche e in Puglia.

La banda, per evitare che il vero amministratore si potesse accorgere della truffa, si serviva di una casella di posta elettronica e di una segreteria virtuale, create ad hoc per gestire ordini e pagamenti.

I truffatori fornivano alla segreteria virtuale i falsi dati del falso cliente che aveva acceso il contratto; così, quando l'azienda chiamava la segreteria per verificare la corrispondenza dei dati anagrafici, gli operatori non potevano far altro che confermare ed il gioco era fatto.

In questo modo l'azienda provvedeva a corrispondere ai truffatori le provvigioni dovute.

La denuncia ai Carabinieri da parte del vero amministratore di condominio è arrivata solo quando quest'ultimo si è visto recapitare, da una società di riscossione tributi, delle fatture di fornitura di energia elettrica mai pagate di cui lui, però, non era a conoscenza.

Una vicenda che è stata quindi poi scoperta, ricostruita e portata alla luce dai carabinieri della stazione di Chieti che hanno quindi posto fine alla truffa.

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