Sant'Elpidio a Mare, mille giovani
abbracciano con gioia la Chiesa

I giovani a Sant'Elpidio a Mare
I giovani a Sant'Elpidio a Mare
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Domenica 20 Marzo 2016, 17:18
SANT'ELPIDIO A MARE - L'entusiasmo si inizia a respirare nell'aria di piazza Matteotti già dal primo pomeriggio, quando le palme giacciono appoggiate alla torre gerosolimitana e alcuni gruppi di ragazzi si affacciano dal corso. E' un sabato speciale per Sant'Elpidio a Mare, scelta come sede dell'annuale giornata della gioventù, preparatoria dell'evento mondiale in programma a Cracovia a fine luglio. L'afflusso è continuo: frotte di ragazzi, alcuni poco più che bambini, altri più maturi, raggiungono il cuore di Sant'Elpidio a Mare, alla spicciolata o in squadre organizzate. Si scaldano ai piedi del palco, dominato da una imponente Croce in legno. La Contrabband, con i suoi ritmi coinvolgenti, trascina i ragazzi; c'è anche il gruppo storico di sbandieratori e musici della Contesa del secchio, con un breve spettacolo di benvenuto, in attesa dell'arrivo del vescovo di Fermo, Mons. Luigi Conti, e di un primo momento di preghiera.

Alla fine ne saranno mille, come da previsioni, probabilmente anche di più. Quando viene aperta la Porta Santa all'ingresso laterale della Collegiata e si forma un serpentone per entrare in chiesa, sembra che la folla non finisca più. All'ingresso, i membri delle Confraternite, elegantissimi ed austeri in completo nero, formano un cordone di sicurezza, il flusso è studiato per scorrere rapido e ordinato. La chiesa scoppia, gremite le panche e le navate, in tantissimi si siedono in terra, "tanto il pavimento è riscaldato, accomodatevi pure", li esorta paterno il parroco elpidiense don Enzo Nicolini. Nelle prime file, in fascia tricolore, i sindaci di S.Elpidio e P.S.Elpidio, Alessio Terrenzi e Nazareno Franchellucci. Monsignor Conti prende la parola ed invita i ragazzi a sforzarsi di "entrare per la porta stretta. Quella porta stretta è proprio Gesù, svuotato della sua divinità per farsi uno di noi. Se qualcuno di voi pensa di non essere degno di attraversarla perché si sente nel peccato, sappiate che essa è aperta proprio per i peccatori. Nella vita, ragazzi, di porte che si spalancano facilmente ne troverete a non finire. Quella della droga, della trasgressione, del sesso e del successo. Ma poco dopo vi sentirete sconfitti". Il suo discorso tocca il tragico fatto di cronaca dell'omicidio di Luca Varani a Roma. "Un delitto che mi ha colpito, perché ho vissuto a lungo in quella zona e proprio nel condominio dell'orrore ho famiglie di cari amici. Un giovane è stato ucciso per vedere l'effetto che fa. Nemmeno le bestie lo fanno, nessun animale uccide per una ragione simile".

Per chiudere, un invito alle nuove generazioni: "scioglietevi, come il puledro che Gesù fa slegare prima di entrare a Gerusalemme. Rispondete alla chiamata del signore e fate della vostra vita un dono". E proprio un dono da parte dell'arcivescovo è il mantenimento dell'apertura della porta santa fino al giorno di Pasqua. "Don Enzo mi ha chiesto di lasciarla aperta anche domani, ho pensato valesse la pena di lasciarla per tutta la settimana Santa. C'è tempo anche per un passaggio di testimone con la parrocchia di Montegiorgio, chiamata ad organizzare la prossima giornata della gioventù, nel 2017. Si finisce tra scroscianti applausi proprio a don Enzo, al traguardo di mezzo secolo di sacerdozio. Poi tutti fuori, a gustare panini, dolci e bibite a suon di musica, per chiudere in festa un giorno nel segno della misericordia.
 
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