Porto San'Elpidio, «Rivuoi il telefonino?
Paga». Preso il rapinatore seriale

Porto San'Elpidio, «Rivuoi il telefonino? Paga». Preso il rapinatore seriale
di Nicola Baldi
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Venerdì 8 Febbraio 2019, 10:27
PORTO SANT’ELPIDIO - Blitz dei carabinieri che hanno arrestato un rapinatore seriale il quale, dopo depredato le sue vittime, le contattava per chiedere soldi in cambio del bottino. Nel mondo della criminalità si chiama “cavallo di ritorno”. Una serie di piccoli colpi che sono costati l’arresto a un uomo di 45 anni residente a Porto Sant’Elpidio e già conosciuto dalle forze dell’ordine. Le indagini, condotte dai militari dell’Arma, hanno preso il via dopo una rapina messa segno ai danni di una donna di Porto Sant’Elpidio, nei pressi del parcheggio del supermercato “Sì con te”.
  
La rapina era stata messa a segno poco prima dello scorso Natale, il 20 dicembre, mentre la donna stava risalendo a bordo della sua auto con la spesa. I carabinieri, grazie a una tempestiva indagine, erano riusciti a risalire all’autore del colpo già nell’arco delle 24 ore successive. I militari, eseguendo servizi di osservazione, erano riusciti a fermare e identificare il malvivente che aveva tentato di contattare la donna rapinata per la restituzione del telefonino, le chiavi dell’auto e tutti documenti, in cambio di denaro: ecco, appunto, quello che viene chiamato nel gergo della mala il “cavallo di ritorno”.
 
Fermato da carabinieri in abiti civili, il 45enne aveva ammesso il reato, dando anche una particolare descrizione durante il successivo interrogatorio. L’attività è stata confermata e avvalorata dagli accertamenti e concordata pienamente dal sostituto procuratore di Fermo, Alessandro Pazzaglia, che ha richiesto la misura cautelare per l’autore autore del grave fatto.
 
Il gip di Fermo Giuseppe Molfese, confermando le attività investigative già svolte dai carabinieri, ha poi emesso un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari per il rapinatore fermato poco prima di Natale, il quale, malgrado fosse già stato interrogato, nel frattempo si era reso autore di altri due reati simili, commessi il primo il 24 dicembre, sempre a Porto Sant’Elpidio, e il secondo il 25 gennaio a Fermo. Con le indagini condotte in Procura è stato possibile individuarlo come l’autore di tutti e tre i colpi, messi a segno con modalità simili.
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