Porto San Giorgio, antiche mura
nel mirino dei vandali

Porto San Giorgio, antiche mura nel mirino dei vandali
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Domenica 15 Ottobre 2017, 07:35
PORTO SAN GIORGIO -  E’ il percorso pedonale che collega la strada panoramica con la statale fermana: la via riservata ai pedoni, comunemente chiamata «passeggiata delle mura castellane», è al momento parzialmente chiusa. Sono stati infatti transennati i due lati, l’accesso dalla strada che porta a Fermo, e quello dopo l’arco del diavolo. L’intervento è stato fatto per impedire l’accesso alla parte al momento nelle condizioni peggiori di tutta la via, con erbacce e alcune pietre del selciato fuori posto.

Nello scorso autunno erano partiti i lavori di sistemazione, tant’è che la parte più a ovest è messa meglio. Ora i lavori sono bloccati e, dopo che saranno stati ultimati, dovrebbero essere installate telecamere di videosorveglianza. Al di là dell’incuria, che si percepisce vedendo l’erba non tagliata, a preoccupare di più sono le immagini delle scritte sulle mura. C’è di tutto: dediche d’amore, canzoni, frasi di diverso tipo, disegni (anche due alberi di Natale), scarabocchi di ogni genere. 
Già prima dell’estate c’erano molte scritte, ma oggi sembrano essere aumentate. Rossa, nera, blu e viola la vernice utilizzata da ignoti vandali che continuano a deturpare la memoria storica cittadina, contribuendo a degradare l’immagine della parte più antica della città. Quelle mura di cinta che un tempo servivano a proteggere l’antico borgo, difendendolo dagli attacchi che arrivavano dall’esterno, oggi, invece di ricordare la storia, sono esempio di incuria, banali bacheche prese di mira da writers con la bomboletta.

Quando finiranno i lavori sulla passeggiata bisognerà anche pulire. Ed è già stato fatto in passato, ma periodicamente gli sforzi vengono vanificati. L’installazione di una rete di telecamere potrebbe aiutare, non solo a identificare i vandali della vernice, ma anche a prevenire il fenomeno. E per un luogo storico in non buone condizioni, ce n’è un altro che invece sta migliorando. 

L’antico cimitero settecentesco, alcuni anni fa proposto come luogo del cuore del Fai, non ha più le erbacce altissime che si vedevano guardando dentro la cancellata. Sono state tagliate. L’iniziativa è del parroco, don Osvaldo Riccobelli, che insieme all’amministrazione comunale ha voluto restituire dignità a quel luogo, sacro, che fino alla metà del XIX secolo ha ospitato le salme dei defunti sangiorgesi. 
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