Porto San Giorgio, don Osvaldo
s'insedia nella parrocchia del centro

Porto San Giorgio, don Osvaldo s'insedia nella parrocchia del centro
di Alessandra Cicalini
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Domenica 25 Giugno 2017, 10:42
 PORTO SAN GIORGIO - «Con Don Osvaldo Riccobelli farete nuove esperienze: camminate con lui nella gioia». Si chiude così la prima messa celebrata dal nuovo parroco della Chiesa di San Giorgio Martire. A parlare è l’arcivescovo Luigi Conti, visibilmente orgoglioso di introdurre alla comunità sangiorgese un sacerdote che ha visto crescere a avviarsi alla maturità. Proprio ieri il prete nato a Vimercate, nel Milanese, ha compiuto cinquant’anni, una coincidenza emozionante per il sacerdote che confessa, con voce vibrante e arrochita, tutta la «trepidazione» che l’ha accompagnato nei mesi scorsi verso il nuovo incarico che lo stava aspettando, fino alla «paura provata in questi ultimi giorni», svela. Eppure, aggiunge il neo parroco, è proprio quest’ultimo sentimento a indebolire la fede di ciascuno di noi, «più del dubbio», considera. Di qui il suo gesto di «entrarvi dentro», il che significa per il sacerdote imparare ad accettare i propri limiti, a partire da questa prima omelia ai suoi parrocchiani, «non un discorso di sapienza», ma un esempio di «fede imperfetta» che bisogna avere il coraggio di mostrare. 

E così, protetto da Giovanni Battista, suo santo di riferimento, e dai suoi amici preti incontrati nei 23 anni a Fermo, tanti quanti ne sono trascorsi dalla sua ordinazione a sacerdote, don Riccobelli si è inginocchiato davanti all’arcivescovo per la professione di fede ufficiale. Ad assistervi, Ercole D’Ercoli, il sindaco di Campofilone, il comune nel quale è stato parroco dallo scorso gennaio (dopo i 18 anni passati nella parrocchia fermana di Santa Lucia), e naturalmente Nicola Loira, il primo cittadino fresco di rielezione, che sorride accogliente al neo amministratore ecclesiastico della chiesa cattedrale. Alla funzione prendono parte anche i Cavalieri di Malta, di cui don Riccobelli è assistente, e diversi scout e suore. C’è anche don Michele Rogante. Su tutta la cerimonia aleggia la musica del pregevole organo posto dietro all’altare, accompagnata dal coro misto delle parrocchie di Santa Lucia e San Giorgio, mentre diversi fedeli si avviano a ricevere la prima comunione dalle mani del loro nuovo pastore.
«Ve lo mando nel pieno della maturità», considera ancora Monsignor Conti nel messaggio finale, «sono in piena sintonia con la sua omelia», aggiunge, sottolineando la vicinanza del sacerdote lombardo al messaggio di papa Francesco basato sull’estremismo della carità. «Abbiate il coraggio di ascoltarlo e di condividere con lui il centro della vita cristiana», sottolinea. Doppio è l’applauso che Don Riccobelli riceve nella sua messa d’esordio, il primo al termine del discorso di commento al Vangelo di Matteo, e il secondo giusto in chiusura, per i suoi cinquant’anni. «Non devo avere paura del mio corpo, giunto al suo secondo tempo, ma solo della morte dell’anima», rimarca il parroco, cui non resta che «arrendersi alla misericordia del Signore» per camminare con la comunità sangiorgese «verso Cristo».
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