P..Giorgio, una migrante viola il contratto
revocata l’accoglienza del progetto Sprar

Un gruppo di migranti
Un gruppo di migranti
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Lunedì 16 Ottobre 2017, 22:04
PORTO SAN GIORGIO Viola il regolamento del contratto di accoglienza e le revocano le misure di protezione Sprar: è accaduto nei giorni scorsi a una donna che durante la notte del quattro ottobre scorso ha ospitato nella struttura una persona estranea al progetto. Quando è stata inserita nel progetto Sprar, la donna ha anche sottoscritto un regolamento, una sorta di “contratto di accoglienza”, che regola e disciplina i diritti e i doveri del titolare di protezione umanitaria, ai quali lo stesso si deve attenere obbligatoriamente nel periodo di permanenza nel sistema Sprar. 
In particolare la migrante, accolta nello scorso mese di marzo, ha violato la parte in cui il contratto parla delle regole di gestione dell’appartamento. Nello specifico proprio quella che impone il divieto agli ospiti della struttura di far entrare, durante la notte, persone estranee. Prima della migrante esclusa la scorsa settimana, nel mese di agosto i controlli di regolarità avevano portato ad un’altra misura di revoca dell’accoglienza. 
In quell’occasione ad essere espulso dal programma Sprar è stato un ragazzo proveniente dal Mali che si era reso protagonista di un’aggressione violenta ai danni di un suo inquilino, dimostrando di non rispettare le regole di convivenza con gli altri ospiti. 
Il Sistema di Protezione Sprar (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), gestito a Porto San Giorgio dalla Cooperativa “Nuova Ricerca Agenzia Res”, è un sistema pubblico per l’accoglienza, diffuso su tutto il territorio nazionale, che il Ministero dell’interno porta avanti con gli enti locali. A Porto San Giorgio, fanno sapere i responsabili della cooperativa, «Vengono accolti uomini e donne portatori di disagio mentale». La disponibilità di Porto San Giorgio, al momento, è di massimo 20 rifugiati. 
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