P.S.Giorgio, spiaggia in mano ai vandali
e troppe aggressioni, si corre ai ripari

Il summit in Comune sulla sicurezza
Il summit in Comune sulla sicurezza
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Domenica 13 Agosto 2017, 10:28

PORTO SAN GIORGIO «Basta, non ce la facciamo più a fronteggiare tutti questi atti vandalici». E’ il forte grido d’allarme lanciano dagli operatori balneari sangiorgesi. Non ce la fanno più a lavorare di giorno, dalle 7 fino a tarda sera, e a fare i guardiani dei propri beni e strutture durante la notte. Il fenomeno dei giovani ubriachi che assaltano gli chalet e le spiagge durante le notti, danneggiando ogni cosa che si trovano davanti, è proprio fuori controllo. 
E dai danni si è passati purtroppo anche alle aggressioni personali, come successo a Massetti, titolare dei bagni Nerina che in quarant’anni non ricorda un «fenomeno di queste proporzioni», o a Paolo Santarelli, responsabile dello chalet La Conchiglia. Anche la frequenza degli episodi è davvero allarmante: se prima durante una stagione si contavano sulle dita di una mano, ora sono diventati all’ordine del giorno.
«Abbiamo partecipato a una riunione nella stanza del sindaco – spiega Carlo Iommi, presidente sangiorgese dei balneari della Confcommercio – alla presenza di rappresentanti dell’amministrazione e di alcuni operatori». La cosa che tutti chiedono a gran voce è di trovare una soluzione al problema, perché, prosegue Iommi, «Non possiamo bloccarli sulla battigia, i recenti fatti di cronaca lo testimoniano: rischiamo grosso». La soluzione ci sarebbe già in realtà, contenuta in un apposito regolamento regionale, recepito anche dal Comune: la spiaggia non è fruibile dalle 24 alle 5 del mattino, e basterebbe far rispettare questa regola per arginare il problema. 

I balneari lo chiedono da tempo a gran voce, e oggi sembra che qualcosa inizi a muoversi. Dal prossimo anno, infatti, arriverà un servizio di vigilanza privata, con tanto di quad. Sarà finanziato dagli operatori e dal Comune, e i futuri controllori notturni delle spiagge potranno elevare sanzioni a chi non rispetta le prescrizioni. Ma se ad essere sorpresi sulla spiaggia fuori dall’orario consentito saranno dei minorenni, gli agenti della sicurezza privata potranno pretendere i dati personali dei trasgressori e chiamare le rispettive famiglie. 
«Abbiamo ottenuto anche la collaborazione della Guardia Costiera», dice Iommi che spera in una maggiore presenza di tutte le istituzioni. 
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