Esce di strada e si schianta su un albero
Gaia senza scampo muore a 26 anni

Esce di strada e si schianta su un albero Gaia senza scampo muore a 26 anni
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Mercoledì 20 Marzo 2019, 03:40

FERMO - Un maledetto rettilineo, l’asfalto reso viscido dalla pioggia. Una maledetta uscita di strada. Un maledetto albero al lato della corsia. Lo schianto terrificante, le lamiere che si accartocciano contro il tronco e non le lasciano scampo. Finisce così, alle 10 di mattina lungo la strada provinciale Lungotenna, la vita di Gaia Roganti, 26 anni. L’impatto non le lascia speranze, muore praticamente sul colpo.
 

 



Sul posto si precipitano i mezzi del 118, il personale della Croce verde di Fermo si rende subito conto delle condizioni disperate, si allerta l’eliambulanza da Ancona, ma nel volgere di pochi istanti ogni speranza si spegne. Per la giovane non c’è nulla da fare. Sulla provinciale anche gli agenti della polizia stradale ed i vigili del fuoco di Fermo, per rimuovere il veicolo distrutto e ricostruire la dinamica del sinistro. Non sono rimasti coinvolti altri veicoli. Gaia percorreva la Lungotenna in direzione monti quando ha perso il controllo. Un attimo fatale, quello in cui, per cause difficili da chiarire, la sua Fiat Panda impazzisce, intraprende una traiettoria che la porta fuori corsia.

 

Questione di un metro e l’utilitaria avrebbe evitato quel tronco, sarebbe finita nella scarpata, tra i rovi, con ogni probabilità si sarebbe tirato un sospiro di sollievo dopo la grande paura. Invece la vettura centra in pieno l’albero. Un impatto violentissimo, la Panda si sbriciola, per la 26enne non rimane nulla da fare. Il traffico è stato bloccato per oltre un’ora, per consentire i vani tentativi di soccorso prima, la rimozione del veicolo poi.

Gaia era originaria della provincia di Reggio Emilia; era nata a Scandiano e a Rubiera abita ancora la madre. Da diversi anni viveva con il padre Massimiliano a Porto San Giorgio, un volto conosciuto in città. Gaia ha lavorato e lavorava ancora per alcune aziende locali (l’ultima nella zona di Campiglione), ma la sua grande passione, fin da ragazzina, è stata la fotografia. Un amore che si era trasformato in professione, la giovane si era fatta apprezzare sia nella sua terra natale, che nel Fermano, per la qualità dei suoi scatti ed era richiesta per vari servizi fotografici da parte di attività produttive, o in occasione di eventi, celebrazioni e sfilate. Una ragazza solare, originale, con un gusto raffinato nella sua capacità di immortalare volti, momenti, paesaggi. Tanti amici e conoscenti, ieri, quando si è diffuso il nome della ragazza tragicamente scomparsa nell’incidente, sono rimasti affranti sbigottiti. Clienti, colleghi, amici, commercianti di negozi che frequentava abitualmente, hanno espresso parole cariche di affetto e cordoglio per la giovane scomparsa in modo così prematuro. Tra i suoi hobby il calcio femminile, per qualche anno ha militato come portiere in una squadra di calcio a 5 di San Severino. In molti, dopo il devastante incidente che le ha strappato la vita, puntavano il dito ieri verso la pericolosità della provinciale Lungotenna.

Una strada dall’asfalto molto insidioso, soggetta ad allagarsi in alcuni punti in caso di maltempo, dove non sono rari gli incidenti, purtroppo in più casi anche gravi e dove è frequente veder sfrecciare veicoli ad alta velocità.
Inoltre durante la mattinata aveva leggermente piovuto e la strada era viscida. Purtroppo, ieri mattina, una ragazza piena di talento e gioia di vivere ha pagato il prezzo più alto. La salma di Gaia è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Murri di Fermo, si attende come da rito l’ispezione cadaverica per la riconsegna ai familiari e lo svolgimento delle esequie.

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