Fermo, Pende-Ligabue, arriva la proroga della mostra: Sgarbi pronto per il tris

Il prof: «Penso a un’esposizione sui pittori veneziani». Calcinaro: «Grande traino»

Fermo, Pende-Ligabue, arriva la proroga della mostra: Sgarbi pronto per il tris
Fermo, Pende-Ligabue, arriva la proroga della mostra: Sgarbi pronto per il tris
di Chiara Morini
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Martedì 30 Aprile 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 16:33

FERMO - Le opere di Antonio Ligabue e Giuseppe Pende continueranno ad attrarre gli appassionati d’arte ancora fino al 2 giugno. La proroga delle due mostre dei record è stata annunciata ieri, nel corso della presentazione dei due cataloghi, da parte del curatore Vittorio Sgarbi, che a sua volta ha annunciato una futura terza mostra sui pittori veneziani che hanno lasciato tracce nelle Marche e a Fermo.

Le mostre

Mostre dei record perché solo negli ultimi quattro giorni gli accessi ai musei e quindi alle due mostre, sono stati 2.800. E se si guardano i numeri dei singoli giorni se ne comprende ancor di più la portata: il 25 aprile 784, 611 venerdì scorso, 621 e 716 rispettivamente sabato e domenica.

E ora, come da annuncio del sindaco Paolo Calcinaro, «il pubblico avrà ancora un mese per ammirare le forti sensazioni che arrivano dai quadri di Ligabue e i capolavori di Pende, che hanno incuriosito non poco i visitatori che si sono soffermati molto sull’artista fermano». Mostre di alto livello, quelle di quest’anno, com’era stato per i pittori del ‘600 nel 2023. Una collaborazione, quella con Sgarbi, che non nasce di certo ieri.

L’impegno

Il sindaco Paolo Calcinaro l’ha infatti ricordato: «In occasione del prestito del Rubens mi trovai a parlare al telefono con Sgarbi al quale chiesi una mano per promuovere le nostre bellezze, da lì è iniziato tutto. Iniziative come queste sono molto utili ai comuni, eventi che non restano concentrati solo in una serata o due, ma che durino più mesi. Non ci sono molte risorse a disposizione per i comuni, ma con eventi di questo tipo si attraggono molte più persone, continueremo a farne».

La proposta

Calcinaro non l’ha citato espressamente ma, molto probabilmente ci sarà una nuova mostra. Con Sgarbi che tornerà a dire la sua in quel di Fermo. «A Fermo sono stato molte volte in 50 anni di frequentazione delle Marche – ha detto il professore – sono cittadino onorario delle Marche, ho curato diverse mostre nella regione, ad Ancona una, recentemente prorogata, alla Mole. L’amore per la bellezza può muovere il popolo marchigiano, ad Ancona ne farò un’altra nel 2025, il prossimo anno capiremo quanto il percorso dell’Adriatico è arrivato da Venezia portando grandi artisti, alcuni arrivati anche a Fermo, che hanno influenzato la pittura marchigiana, come Vincenzo Pagani o Jacobello del Fiore». Fin qui Ancona, ma per quanto riguarda Fermo, un legame, c’è con la futura mostra. Ha detto infatti Sgarbi: «Le proposte fatte fino a questo momento hanno portato entusiasmo. Per la prossima stagione di Fermo medito di portare, prima ancora che ad Ancona, i pittori veneti giunti nelle Marche, che hanno lasciato la loro testimonianza e anche a Fermo. Non penso ci saranno tante opere, ma pochi capolavori che racconteranno l’esperienza di questi pittori veneziani». Prima però c’è ancora un mese per le mostre di Pende e Ligabue i cui cataloghi sono stati presentati ieri dallo stesso Sgarbi, che ha anche ricordato le peculiarità pittoriche dell’uno e dell’altro artista. Due pittori un po’ nascosti, ma che hanno attratto, si diceva, visitatori per numeri, ha detto l’assessore alla Cultura Micol Lanzidei, «da capogiro. Stiamo cercando di sfruttare questa vitalità culturale per promuovere i beni, per promuovere la città. Lavoriamo per organizzare una strategia di rilancio e di sviluppo, un buon lavoro pubblico-privato può aiutare a mettere la cultura al centro e portare vita nei musei. Ringrazio anche per questo gli sponsor».

L’associazione

Non solo, anche le associazioni sono rimaste coinvolte. In particolare Mus-E che ha portato gli alunni delle scuole a vedere le mostre. «Hanno tratto spunto – ha detto il presidente Enrico Paniccià – per realizzare opere. Le battiamo in un’asta per raccogliere fondi per eliminare le differenze tra gli alunni. Lo scorso anno abbiamo creato una classe in più, lo faremo anche quest’anno».

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