Il caso di Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio, il pressing: almeno 20 carabinieri in più, controllo unico per tutta la costa

Compagnie dell’Arma: «Il piano sotto esame ma servono i rinforzi»

Il caso di Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio, il pressing: almeno 20 carabinieri in più, controllo unico per tutta la costa
Il caso di Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio, il pressing: almeno 20 carabinieri in più, controllo unico per tutta la costa
di Domenico Ciarrocchi
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 12:46

FERMO Dallo scontro politico alla scelta. Dopo la presentazione del piano per rivedere la dislocazione dei carabinieri in provincia, ora è arrivato il momento di tirare le somme. Da un lato c’è la richiesta di spostare la compagnia dei carabinieri da Montegiorgio a Porto Sant’Elpidio per coprire meglio un’area più a rischio sul fronte della criminalità, dall’altro la protesta dell’entroterra che teme di restare sguarnito sul fronte della sicurezza. 

Le posizioni

Fra gli interventi degli ultimi giorni quello del consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti che ha presentato anche un atto ispettivo in Regione per frenare il trasloco e dall’altro la posizione di altri due consiglieri regionali, ma di maggioranza, Andrea Putzu e Marco Marinangeli che rimarcano come il progetto sia stato illustrato in Prefettura e che nessuno vuole impoverire l’interno: sarebbe dunque il caso, dicono, di mettere a confronto i sindaci tenendo conto dell’emergenza in riviera. Qui i problemi non mancano, basta sfogliare qualche giornale o guardare i siti online per capire come i reati siano molto più numerosi. Sette contro uno, come ha tenuto a ribadire il sindaco di Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella. Ma sia l’uno che l’altro fronte sono convinti che, prima di tutto, sia necessario ottenere un rinforzo a livello di divise. Su questo si è detto d’accordo anche il viceministro Emanuele Prisco in occasione della sua visita lo scorso anno nel Fermano. Non si tratterebbe quindi di uno spostamento e basta della compagnia (con chiusura della caserma di Santa Vittoria) ma anche di un aumento di organico. Lo stesso governo ha più volte ribadito l’impegno sulla sicurezza, tanto che ora è arrivato anche l’ok per 1.400 militari da impegnare in tutta Italia sul fronte dell’operazione “Strade sicure”.

Oltre a questo, c’è il miliardo e mezzo di euro per la sicurezza stanziato in bilancio. Da vedere cosa potrà ottenere il Fermano. A Porto Sant’Elpidio la nuova compagnia, che dovrebbe coprire la fascia costiera e parte della Valtenna, avrebbe bisogno di circa 40 unità e, considerando che Montegiorgio si trasformerebbe in tenenza, si parla di almeno altre 20 divise in provincia per garantire un servizio adeguato.

Il territorio

Inoltre sarebbe necessario studiare bene la suddivisione del territorio, con la futura compagnia che dovrebbe occuparsi anche di Lido Tre Archi, Capodarco, Torre di Palme e Marina Palmense, nel Comune di Fermo, e la stessa Porto San Giorgio, stretta all’interno del Comune capoluogo. Territori ora coperti dalla stazione di Porto San Giorgio e, ovviamente, dal comando provinciale di Fermo. In questo modo si eviterebbero anche quei conflitti di competenze fra Fermo e Porto Sant’Elpidio evocati da Cesetti e legati alla presenza di numerose indagini che si accavallano in particolare fra Tre Archi e Porto Sant’Elpidio, i cui recenti problemi di ordine pubblico sono in parte legati all’espansione sul territorio della malavita che fa capo al quartiere nord fermano, in primis sul fronte dello spaccio di droga. La necessità di garantire altro personale, chiesto comunque a gran voce sia dai sindaci che da chi difende l’una o l’altro opzione, è confermata dalla rassicurazione che l’interno, pur senza una compagnia di riferimento, non perderebbe i servizi h24 di cui dispone attualmente. Servizi per i quali serve un numero adeguato di carabinieri.

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