I nuovi voucher si chiamano “buoni famiglia”.
Per le imprese arrivano i mini-jobs

Chi ha comprato prima del 17 marzo i voucher potrà utilizzarli fino alla fine del 2017
Chi ha comprato prima del 17 marzo i voucher potrà utilizzarli fino alla fine del 2017
di Giusy Franzese
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Mercoledì 5 Aprile 2017, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 11:55
Nuovi strumenti «diversificati» per venire incontro alle esigenze di lavoro occasionale da parte delle famiglie e delle imprese. Dopo l’abolizione dei voucher per decreto, il governo è al lavoro per trovare soluzioni alternative. Lo conferma durante il question time alla Camera il ministro Giuliano Poletti: «Attiveremo rapidamente un confronto con le parti sociali per individuare nuove forme di lavoro accessorio e occasionale. E tenuto conto del monitoraggio effettuato dal ministero si potranno individuare soluzioni diversificate per famiglie e imprese». Poletti aggiunge che si procederà anche ad «individuare soluzioni settoriali meritevoli di interventi specifici», come l‘agricoltura o il turismo, «settori legati alla stagionalità e alla ciclicità».

Di più il ministro, nonostante le sollecitazioni da parte dei deputati, non dice. Sul tavolo ci dovrebbe essere, però, la proposta di Ap: al posto dei voucher verrebbero istituiti i buoni famiglia; esteso il lavoro a chiamata; introdotti i mini jobs alla tedesca. Gli alfaniani ne hanno parlato ieri con il premier Gentiloni, il quale - riferiscono i capigruppo centristi Maurizio Lupi e Laura Bianconi- avrebbe dato la sua disponibilità a varare in questa direzione un decreto già dal 15 maggio, così «da coprire il vuoto normativo» che si è creato con l’abolizione dei voucher.
 
La strada non è però così in discesa. Contro la proposta di Alternativa Popolare è già sceso in campo Mdp con Pierluigi Bersani: «Il decreto si può fare, si può anche discutere di un provvedimento di questo genere, ma così non va, non è convincente sui contenuti. Le tre tipologie sponsorizzate da Ap non vanno bene». E anche Sinistra italiana si dice contraria: «Nessuno pensi di far rientrare dalla finestra i voucher, che grazie ai firmatari del referendum promosso dalla Cgil sono usciti dalla porta, con i mini jobs alla tedesca, che in Germania peraltro stanno cambiando, o con l’allargamento del lavoro a chiamata» chiosa Giorgio Airaudo.
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