Dal primo luglio stop alle retribuzioni
in contanti: ecco come evitare le multe

Dal primo luglio stop alle retribuzioni in contanti: ecco come evitare le multe
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Venerdì 8 Giugno 2018, 22:43 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 22:11
Un vademecum riepilogativo delle novità e delle modalità operative che i datori di lavoro dovranno seguire per adempiere al nuovo obbligo sulla tracciabilità delle retribuzioni. È quello realizzato dalla Fondazione studi consulenti del lavoro, con un apposito approfondimento.

«Dal prossimo 1° luglio -spiega la Fondazione studi- datori di lavoro e committenti saranno obbligati a procedere al pagamento delle retribuzioni, compresi gli acconti, esclusivamente attraverso una banca o un ufficio postale, con una delle modalità appositamente individuate dal legislatore. Ricadono nell'obbligo tutte le tipologie di contratti di lavoro subordinato, le collaborazioni coordinate e continuative e i rapporti di lavoro con i soci di cooperative. Sono esclusi, invece, i rapporti di lavoro domestico e quelli con la Pubblica amministrazione».

«Pesanti - si fa notare- le conseguenze in caso di violazioni: sul piano sanzionatorio, nel caso di utilizzo di mezzi diversi da quali espressamente previsti per il pagamento, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 5.000 euro; sul piano probatorio, la firma apposta sulla busta paga non costituisce prova dell'avvenuto pagamento della retribuzione.
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