Sarà «una figura di alto profilo», e il suo compito sarà quello di «seguire i giovani che hanno perso il lavoro per seguire il loro percorso di reinserimento». Formazione e orientamento, per coloro che hanno diritto al reddito di cittadinanza ma non possono certo pensare di incassare l’assegno per sempre restando sul divano.
Secondo Di Maio, «il Navigator sarà pagato in base al numero delle persone orientate», e la sua formazione «non dovrà essere necessariamente effettuata nei centri per l’impiego». In altre parole dunque, il reddito di cittadinanza diventerà una misura volta al reinserimento lavorativo di chi è disoccupato. Sempre secondo quanto spiegato dal ministro nelle scorse settimane, il Navigator associato all’individuo avente diritto del Reddito di cittadinanza «lo raggiungerà ovunque egli sia, spingendolo a seguire le prassi necessarie per trovare un lavoro o formarsi».
Sarà lo stesso Navigator poi a segnalare eventuali inadempimenti.