Gay Pride, minacce choc all'organizzatore: «Finocchio di m...» e un cappio su Facebook

Gay Pride, minacce choc all'organizzatore: «Finocchio di m...» e un cappio su Facebook
Gay Pride, minacce choc all'organizzatore: «Finocchio di m...» e un cappio su Facebook
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Mercoledì 18 Luglio 2018, 15:31
Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e tra gli organizzatori del Lazio Pride, ha denunciato di aver ricevuto, sulla propria pagina Facebook, un terribile messaggio privato di minacce, con la foto di un cappio. L'autore del messaggio sarebbe un profilo, probabilmente fake, che ora risulta cancellato. «Il Lazio Pride di sabato scorso dove hanno partecipato oltre 20 mila persone, ha visto anche alcune forme di aggressione», ha detto Marrazzo.

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«Purtroppo alla fine del Pride di Ostia - dichiara Fabrizio Marrazzo - una famiglia che avevano partecipato con la propria figlia lesbica di soli 15 anni è stata avvicinata da un gruppo che la ha aggredita verbalmente gridando continue offese per diversi minuti e poi anche 'viva i fasci, viva Mussolini, a morte tutti i froci!'. Ad assistere alla aggressione anche il figlio di un altra famiglia presente, di soli 10 anni che è rimasto spaventato e traumatizzato per diverse ore, che ha pianto per diverse ore».



«Una bellissima giornata che ha visto oltre 20 mila persone per i diritti delle persone Lesbiche, Gay e Trans ad Ostia - continua Fabrizio Marrazzo portavoce Lazio Pride - ci mostra quanto lavoro dobbiamo ancora fare per abbattere il pregiudizio e violenze.
Personalmente procederò a fare denuncia, sperando che questa volta le forze dell'ordine risalgano all'autore
».

«Inoltre, do la mia solidarietà e sostegno alla famiglia, che ha ricevuto la vile aggressione. Li incontrerò a breve per capire come sostenerli. Mi spiace molto per il piccolo che a soli 10 anni ha dovuto assistere ad una scena così brutta e mi auguro che tutte le forze politiche esprimano solidarietà alla famiglia. Ci sono purtroppo anche altri episodi di aggressioni verbali che ci sono stati riferiti e su cui cercheremo di fare chiarezza. Ostia ha dimostrato di essere contro le mafie e contro l'omofobia e questi episodi non ci fermeranno nella lotta per la parità dei diritti e con il Lazio Pride».
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