Vitalizi, nell'abolizione c'è la sorpresa
Per 117 ex scatterà lo stesso l'aumento

Vitalizi, nell'abolizione c'è la sorpresa Per 117 ex scatterà lo stesso l'aumento
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Giovedì 27 Luglio 2017, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 13:13
ROMA - Arnaldo Forlani, classe 1925, potente segretario dc della prima repubblica è stato deputato dal 12 giugno del 1958 al 14 aprile del 1994: quasi 36 anni. Il suo attuale vitalizio netto viaggia sui 6.000 euro mensili che, se la legge anti-vitalizio appena varata dalla Camera passasse anche al Senato, potrebbe aumentare. Perché? Forlani è uno dei 117 ex-parlamentari di lungo corso che avendo versato molti contributi durante la sua carriera vedrebbe aumentare la propria pensione con il ricalcolo contributivo dei vitalizi.

Ma come? Una legge anticasta che premia la crema della casta? Per quanto possa sembrare paradossale le cose stanno proprio così. E a sottolinearlo è la massima autorità italiana in tema previdenziale: Tito Boeri, presidente dell'Inps. Boeri da tempo si batte per ricalcolare col contributivo tutte le pensioni alte redistribuendo i risparmi ai giovani e nel maggio del 2016 divulgò i risultati di un dettagliato studio degli esperti dell'Inps sui vitalizi parlamentari e sull'eventuale loro ricalcolo con l'uso del sistema contributivo. L'elenco dei 117 è top secret. Ma è assai probabile che ne facciano parte ex onorevoli come Publio Fiori (circa 10.000 euro di vitalizio) in parlamento per 27 anni o l'ex premier Filippo Maria Pandolfi (6.000 euro di vitalizio) a Montecitorio ininterrottamente per 26 anni dal 1968 al 1994. Ci sarebbero anche Alberto Michelini (5.600 euro), Paolo Cirino Pomicino (5.570), Gianni Rivera (5.205), Emma Bonino (6.700), Antonio Bassolino (3.000). 

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