Pensa di vendere online la bici
da 7mila euro e invece ne perde 3mila

Pensa di vendere online la bici da 7mila euro e invece ne perde 3mila
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Giovedì 13 Dicembre 2018, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 15:28
UDINE - Aveva messo in vendita online una bicicletta del valore di circa 6-7 mila euro ed era stato contattato da un presunto acquirente interessato a comprarla. Quest'ultimo però aveva indotto il venditore a recarsi in un ufficio postale, inserire la carta nel postamat, digitare il pin e accettare l'opzione che prevede ricariche e pagamenti: il proprietario della bici aveva così versato a un truffatore quasi 3 mila euro anziché vendere il suo bene. È successo nei giorni scorsi a Udine dove un cittadino friulano è rimasto vittima di una delle tre truffe più frequenti in questo periodo: oltre a questa, ci sono il «vishing» - la nuova forma di phishing dei dati personali attuata da un truffatore che si spaccia per finto ispettore di Polizia postale e chiede i codici di sblocco delle carte prepagate del malcapitato - e la «classica» truffa delle case vacanze proposte a prezzi vantaggiosi in località turistiche, ma in realtà inesistenti.

A mettere in guardia contro i rischi da truffa sono stati oggi l'ispettore superiore Simone D'Agostino, responsabile della sezione della Polizia Postale e Comunicazioni di Udine, e il Commissario Capo Francesco Leo, dirigente delle Volanti, in una conferenza stampa in Questura a Udine in vista delle imminenti feste di Natale.
I consigli sono di privilegiare piattaforme sicure, leggere attentamente gli annunci e diffidare di quelli brevi e mal scritti, diffidare di prezzi troppo bassi e dubitare di chi fa richieste insolite. E ancora, fare verifiche sulle foto degli oggetti in compravendita, non fidarsi di contatti fuori piattaforma, proteggere sempre i dati personali, chiedere all'interlocutore un'utenza fissa su cui contattarlo, usare solo metodi di pagamento tracciabili e preferire, ove possibile, lo scambio di persona. 
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