Sms d'addio all'amico e si impicca
nel capanno: 34enne salvato

Sms d'addio all'amico e si impicca nel capanno: 34enne salvato
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Sabato 21 Gennaio 2017, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 13:05
ROVIGO - Una manciata di minuti di ritardo e l'epilogo sarebbe stato diverso. Un 34enne aveva infatti deciso di compiere un gesto estremo, infilando il collo in un cappio appeso a una trave di una casetta di legno per gli attrezzi, nel giardino della sua casa, lasciandosi poi cadere con i piedi nel vuoto, ma la tempestività dell'intervento dei carabinieri ha permesso di scongiurare la sua morte. Un periodo di depressione, per motivi personali legati anche a difficoltà sentimentali, che il giovane ha confidato a un amico. Senza, tuttavia, accennare a volontà suicide. Ma, quando la mattina di giovedì, attorno alle 7.30, quest'ultimo ha ricevuto un messaggio sul cellulare nel quale l'altro gli chiedeva scusa per quello che si apprestava a fare, ha immediatamente chiamato il 112. Messaggi analoghi, il 34enne li aveva inviati anche ad alcuni familiari e ad altri amici, sempre in quegli stessi minuti. Il comandante della Stazione di Crespino, il maresciallo capo Mauro Tosi, insieme ad un giovane militare da poco arrivato in Polesine, Francesco Fiore, si sono precipitati a casa del 34enne, dove è accorso anche l'amico. I tre hanno trovato il giovane con i piedi sospesi nel vuoto, cianotico. Hanno tagliato la fune e, seguendo le istruzioni via telefono del 118, dopo averlo preso di peso e adagiato a terra, hanno iniziato le operazioni di rianimazione. Poco dopo è arrivata l'ambulanza, che ha provveduto al trasporto in ospedale, dove il giovane è stato ricoverato in gravi condizioni per il coma anossico. La prognosi resta riservata, ma il rischio di morte sembra essere stato scongiurato.

 
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