«Mi sento male». Scende dall'auto
e muore a 44 anni. Comunità sconvolta

Alessandra Golfetto
Alessandra Golfetto
di Camilla Bovo
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Martedì 25 Settembre 2018, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 12:10
MONSELICE - Choc e sgomento a Monselice, dove lo scorso sabato sera è morta a causa di un malore improvviso Alessandra Golfetto, 44 anni. La donna aveva passato la serata con il proprio compagno, senza mai manifestare segni di malessere. Mentre lui la stava accompagnando a casa, però, la 44enne gli ha detto di non sentirsi troppo bene. L'uomo allora ha accostato, all'altezza del negozio Carturan di via Marconi, suggerendole di scendere un attimo dall'auto per prendere una boccata di aria. Cosa che Alessandra ha fatto. Salvo poi crollare immediatamente a terra, davanti agli occhi impotenti del suo compagno.



L'uomo ha immediatamente chiamato i soccorsi e sul posto è intervenuta un'ambulanza del Suem. Anche una pattuglia di carabinieri, che passava di lì per caso, si è  fermata per prestare soccorso, ma le condizioni della donna sono parse subito disperate.
Alessandra è stata caricata in ambulanza, per essere portata al pronto soccorso del Madre Teresa di Calcutta ma, nonostante i tentativi dei sanitari che per primi l'hanno soccorsa, in ospedale i medici non hanno potuto fare altro che decretare la morte della donna.
L'ipotesi che appare più probabile è che la 44enne sia stata uccisa da un infarto, ma solo l'autopsia che verrà eseguita nei prossimi giorni potrà stabilire davvero la causa di questa tragica morte. Dopodiché sarà possibile procedere con le esequie e dare l'ultima saluto alla donna.
CONOSCIUTAAlessandra era molto conosciuta a Monselice, dove viveva con i genitori e il figlio 17enne Nico avuto da una precedente relazione, nel quartiere di Marco Polo. Negli ultimi anni si era tenuta impegnata con lavori salutari, non esitando a rimboccarsi le maniche, e da qualche mese prestava assistenza ad un anziano.
La donna frequentava spesso la piazza monselicense, dove era facile incontrarla a bere un caffè, quando si prendeva una pausa dai gravosi impegni quotidiani. Cordiale, disponibile e sempre pronta a fare due chiacchiere,
Capitava spesso di vederla camminare a passo spedito con le cuffiette nelle orecchie. A detta di quanti l'hanno conosciuta e le hanno voluto bene, Alessandra era una donna spontanea e grintosa, una che non si era piegata alle difficoltà della vita, ma che anzi aveva sempre saputo rialzarsi dopo ogni caduta con maggiore forza e determinazione.
Oggi a piangerla, oltre ai genitori, al figlio e al compagno, sono le tante amiche che sui social la ricordano come una sorella e una super donna.
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