Medici in sciopero venerdì
A rischio 40mila interventi

Medici in sciopero venerdì A rischio 40mila interventi
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Mercoledì 21 Novembre 2018, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 18:55
Sarà black friday anche per i medici italiani, anzi per i loro pazienti  che dovranno subìre lo sciopero dell'Anaao Assomed che «conferma e ribadisce» le ragioni dell'agitazione programmat dai sindacati della dirigenza Ssn per venerdì 23 novembre e che interesserà 135 mila medici, veterinari e dirigenti sanitari. Si sottolinea «il rischio di un rinvio di circa 40 mila interventi chirurgici e di centinaia di migliaia di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche e il blocco di tutta l'attività veterinaria connessa al controllo degli alimenti».

Saranno assicurate le attività di urgenza e di pronto soccorso. «Nonostante le timide aperture dei parlamentari incontrati nelle scorse settimane - avverte il sindacato - restano irrisolte, nei provvedimenti legislativi in itinere, le istanze avanzate dalla categoria». Secondo l'Anaao Assomed i nodi da sciogliere riguardano «un finanziamento del Fondo sanitario nazionale 2019 che preveda le risorse indispensabili per garantire i vecchi e i nuovi Lea ai cittadini; il rinnovo del contratto fermo da 10 anni, con le necessarie risorse finanziarie e l'abolizione del tetto al trattamento accessorio; la cancellazione dell'anacronistico blocco della spesa per il personale della sanità che frena le assunzioni; il finanziamento di almeno 3.000 nuovi contratti di formazione specialistica post lauream».


«Sembra quasi che i problemi che denunciamo - commenta Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao Assomed - riguardino solo noi.
Tutto è prioritario, tutto è degno di attenta valutazione e sollecito impegno, mentre il momento degli ospedali, dei medici e dirigenti sanitari, della sanità pubblica arriva solo quando si vuole tagliare, chiudere, risparmiare, a volte accusare. Insomma entriamo nell'agenda sociale e politica del Paese sempre con un segno meno, mai con un più di proposte innovative e soluzioni condivise». Lo sciopero, spiega, «mira anche a correggere questa deriva per mettere i nostri temi e i nostri valori al centro del confronto politico, per sollecitare una riscrittura delle priorità che riconosca ai problemi della nostra categoria e della sanità il diritto di avere soluzioni chiare e positive perché i nostri problemi sono anche quelli dei cittadini che non accedono alle cure e non vedono tutelato il diritto alla salute». La mobilitazione di venerdì coinvolgerà i medici, i veterinari e i dirigenti sanitari di tutte le Regioni e in ogni capoluogo (Torino, Aosta, Milano, Padova, Bologna, Firenze, Perugia, Ancona, Roma, L'Aquila, Campobasso, Napoli, Bari, Catanzaro, Palermo e Cagliari) è stata organizzata una manifestazione unitaria.
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