Marco non ce l'ha fatta, è morto l'operaio
folgorato dai cavi dell'alta tensione

Marco Camposilvan
Marco Camposilvan
di Vittorino Bernardi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Ottobre 2018, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 15:31

VICENZA - Marco Camposilvan, l'operaio di 26 anni di Valli del Pasubio, che ieri pomeriggio è rimasto fulminato mentre lavorava a Marano Vicentino, è morto stamani in ospedale. Il giovane era ricoverato in condizioni gravissime nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Borgo Trento a Verona.
 

 



L'infortunio è avvenuto sotto un traliccio all'altezza del civico 44 di via Roma. Secondo una prima ricostruzione, alle 16.15 Marco stava operando su una piattaforma aerea all'interno di una gru mobile quando, per cause in corso di accertamento, avrebbe inavvertitamente urtato i cavi. Non è ancora chiaro se il contatto sia avvenuto direttamente sul corpo del 26enne o sul metallo del "cestello".

Camposilvan è rimasto esanime a circa otto metri d'altezza per diversi minuti: la scarica di corrente ha  mandato in tilt il sistema di movimento della piattaforma di lavoro aerea, impedendo ai compagni di squadra del ragazzo di abbassare il "cestello". Solo i vigili del fuoco del distaccamento di Schio, giunti con due mezzi tra cui un'autoscala, sono riusciti a raggiungere il giovane. Le sue condizioni sono parse subito disperate. 

Il 26enne  lascia la mamma Graziella, vedova da un anno, e la sorella Linda. La pagina Facebook di Marco Camposilvan è inondata di messaggi d’affetto.

Il servizio Spisal dell’Ulss 7 Pedemontana ha avviato un’indagine per rilevare eventuali responsabilità sul drammatico infortunio mortale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA