Tornitori, fresatori e carpentieri? Introvabili
«Non posso fare il corso, ho quello di salsa»

Tornitori, fresatori e carpentieri? Introvabili «Non posso fare il corso, ho quello di salsa»
2 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Gennaio 2019, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 17:56
«Solo ieri ho visto 200 persone. Ho chiesto di fare un po' di formazione gratuita di base. Uno mi ha addirittura risposto: no perché ho il corso di salsa». Vanessa Beghin, titolare di due aziende tra Catsellana e provincia di Padova, sottoscrive quanto già espresso sui media. Trovare tornitori, fresatori e carpentieri è durissima. Le sue interviste sono state prese di mira sui social. «Non so cosa rispondere. Dico solo che tra tutti i curriculum che sono arrivati non ne ho visto uno di Castelfranco e dintorni».

In quanti le hanno scritto?
«Siamo oltre le trecento mail. Lunedì c'erano 200 persone fuori dal mio ufficio. Il problema è che nessuno conosce il lavoro e di fronte alla formazione storcono il naso. Tra le persone che ho incontrato c'era un ragazzo di Genova, che si è alzato alle 4 per essere qui. C'era poi un avvocato di Napoli, attirato dallo stipendio. Ecco, lui è forse l'unico che si è detto disposto a seguire un corso di formazione gratuito. Gli altri rispondono tutti di no: chi ha la lezione di salsa chi deve uscire con gli amici».
 
Quante figure cerca? 
«Al momento 5, ma uno deve sapere almeno cosa sia un tornio. Per questo propongo i corsi realizzati da Unindustria o altri gratuiti per orientarsi. Ma le persone vogliono essere formate in azienda, e pagate anche durante la formazione. Siamo al paradosso:dico solo che abbiamo speso 11 mila euro per un corso Cad e dovrò farlo io perché nessuno vuole seguirlo».
Capitolo stipendi.
«Paghiamo parecchio, ma è l'unico modo per tenerci i lavoratori. Si inizia con 1500 euro. Ai 3500 arriva un caporeparto specializzato».
In sostanza la ditta di San Martino di Lupari ha acquisito una nuova azienda a Castelfranco. Ed è qui che cercate nuova forza lavoro? 
«Da poco tempo abbiamo rilevato la Plm di Castelfranco, che oggi si chiama Ficm. I curriculum vanno comunque inoltrati all'azienda madre che è la Tiemme. Il sito sembra in costruzione ma invece funziona. Per ogni chiarimento chiamate lo 0423/720587».
Ma davvero andrete a cercare i lavoratori in Africa? 
«Quella era una provocazione, resta il problema. Io ho bisogno di operai sennò perdo le commesse e non ne trovo. Nel mio settore è così. Ho 33 anni, sono figlia unica e voglio migliorare quanto ha costruito sin qui la mia famiglia. Ora io non chiedo che siano super specializzati ma devo assumere qualcuno che abbia un minimo di conoscenza. E sino ad ora non ho trovato nessuno disposto ad investire un minimo su di sé». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA