«Non ho mai voluto esserlo. Mi ci sono trovato, ma scherzavo. Ho fatto il comico e poi il politico, ma è stato frutto di una serie di casualità. Mi son trovato comico e poi i miei spettacoli hanno motivato un Movimento. Grazie anche a internet, poi, mi son trovato davanti un pubblico che finalmente capiva», spiega.
«Con lo spettacolo ho ritrovato il pubblico, non gli elettori, non i grillini. E io voglio il pubblico: quelli ai quali sto sulle palle, vederli crollare nell'arco delle due ore di spettacolo è una sensazione fantastica. Perché far ridere un grillino mi fa piacere, ma far ridere uno che non ti sopporta è la più grande soddisfazione per me».
«Il referendum presume un cittadino informato.
Noi stiamo organizzando quello sull'euro, abbiamo portato in Parlamento una proposta per far scegliere alla gente se starne o fuori. Inoltre, uno dei nostri credo è il referendum, sì, ma senza il quorum. Così se non vai a votare, perdi il diritto di lamentarti».