Certificati firmati dal medico morto: ritirate 250 patenti, indagato titolare di un'autoscuola a Pescara

Il titolare di un’autoscuola avrebbe continuato a usare le credenziali del professionista deceduto

Certificati firmati da medico morto: ritirate 250 patenti, indagato titolare di un'autoscuola
Certificati firmati da medico morto: ritirate 250 patenti, indagato titolare di un'autoscuola
di Marcello Ianni
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 6 Marzo 2024, 08:04

Decine di revoche di patenti di guida (si parla di 250 casi) tra neo patentati, semplici rinnovi anche per conducenti disabili. E chissà quale può essere stata recentemente la loro reazione quando scopriranno che dietro questo disagio di non poco conto si nasconde quella che sembra essere una ben architettata truffa. È quanto hanno scoperto di recente i militari della tenenza delle Fiamme gialle di Popoli (Pescara) che nel corso di alcuni controlli incrociati si sono imbattuti in un’autoscuola che avrebbe continuato a certificare dal punto di vista medico il rilascio e rinnovo di patenti di guida. Con le accuse di falso materiale commesso da pubblico ufficiale, accesso abusivo a sistema informatico, sostituzione di persona e simulazione di reato, la Procura della Repubblica dell’Aquila ha recentemente chiuso le indagini preliminari a carico del titolare dell'autoscuola.

L’uomo avrebbe continuato a svolgere le mansioni del medico certificatore, nonostante quest’ultimo fosse deceduto nel maggio dello scorso anno.

Conoscendo le credenziali in possesso del professionista, l’indagato si sarebbe più volte introdotto in maniera abusiva nel sistema informatico di proprietà e gestito dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, raggiungibile dal sito “il portale dell’Automobilista.it”, così da poter inserire false certificazioni mediche finalizzate all’indebito rilascio e rinnovo di patenti di guida.

Complessivamente 200 i presunti falsi certificati medici creati ad arte dallo stesso indagato, finiti sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme gialle di Popoli prima e della Procura dell’Aquila poi. Visite dunque, data la morte del medico certificatore, mai avvenute, risultate di conseguenza fasulle. Gli investigatori della Guardia di finanza hanno immediatamente chiesto al centro elaborazioni dati della direzione generale per la Motorizzazione di Pescara di disabilitare le credenziali del medico defunto, oltre ad avere copia dei certificati nel frattempo inseriti dal 44enne di Pescara, titolare della scuola guida.

Alla fine sono saltate fuori nel periodo truffaldino preso in considerazione, 250 patenti circa (di cui circa 88 fogli rosa) ottenute sulla base di una valutazione dei requisiti psico-fisici da ritenersi invalidi. Sempre per attestare la veridicità su quanto portato a galla, i militari della Fiamme gialle hanno anche acquisito i tabulati telefonici riconducibili al medico certificatore scomparso per attestare l’interruzione di ogni rapporto di lavoro tra il professionista e la stessa scuola guida.

© RIPRODUZIONE RISERVATA