Firenze, il killer del trans telefona
ai carabinieri: «Piaciute le sorprese?»

Firenze, il killer del trans telefona ai carabinieri: «Piaciute le sorprese?»
2 Minuti di Lettura
Giovedì 30 Giugno 2016, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 15:43

Mentre era in fuga Mirco Alessi, arrestato per il duplice omicidio avvenuto a Firenze, ha strappato il cellulare di mano a una passante e ha chiamato il 112, chiedendo ai carabinieri se erano contenti delle «due sorprese» che aveva lasciato nell'abitazione fiorentina di via Fiume, riferendosi al transessuale 45 enne e alla 27enne morte accoltellate.
 

 


La chiamata non è partita, ma è stata riferita ai militari da un testimone, la donna alla quale Alessi, arrivato a Cecina (Livorno), aveva preso il telefono. Secondo quanto ricostruito, dopo il duplice omicidio Alessi è tornato nella sua abitazione di via Palazzuolo per cambiarsi i vestiti sporchi del sangue delle vittime, poi è fuggito con la sua auto, una Citroen C1 rossa. Si è diretto verso Santa Croce sull'Arno, dove ha messo fuori uso l'impianto satellitare della vettura per non essere localizzato. Per tutto il tempo della fuga, nel corso della quale ha anche ritirato denaro a un bancomat, ha effettuato chiamate deliranti al 112, sfidando i carabinieri e sottolineando la sua abilità nella fuga. Arrivato in un paese dell'entroterra livornese ha sostituito le targhe della sua auto con quelle rubate a una vettura in sosta. Poi è arrivato a Cecina, dove ha strappato il telefono alla passante e ha cercato di chiamare il 112 parlando delle due «sorprese» lasciate a Firenze. In tarda serata ha raggiunto Monticiano (Siena), dove ha nuovamente contattato i carabinieri, che lo hanno localizzato e arrestato mentre era nella sua auto, ferma all'interno del paese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA