Trump vuole 20 milioni di dollari
dall'ex pornostar Stormy Daniels

Trump vuole 20 milioni di dollari dall'ex pornostar Stormy Daniels
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Sabato 17 Marzo 2018, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 19:00

Donald Trump chiede all'ex pornostar Stormy Daniels danni per 20 milioni di dollari. L'accusa è aver «ripetutamente violato» l'accordo di riservatezza sulla presunta relazione con il tycoon. Michael Cohen, il legale del presidente, alza il tiro e per la prima volta viene affiancato nella sua battaglia direttamente dal presidente, che scende così ufficialmente in campo nel caso. Trump sarà infatti rappresentato da Charles Harder, l'avvocato che ha difeso la star del wrestling Hulk Hogan nella sua causa contro il sito Gawker, condannato al pagamento di 115 milioni di dollari. L'impegno di Trump rappresenta una svolta nel caso, che assume così una rilevanza ancora maggiore visto che finora i diretti interessati erano solo Cohen e la sua società Essential Consultant, tramite la quale Stormy è stata pagata per il suo silenzio. Segue gli sviluppi la first lady Melania, che si mantiene lontano dalle telecamere, mentre sui media americani si rincorrono indiscrezioni piccanti e foto di Stephanie Clifford, il vero nome di Stormy.

La richiesta di danni di Cohen si basa sull'accusa che la pornostar ha violato l'accordo di riservatezza 20 volte e che, secondo l'avvocato del presidente, per ogni violazione è responsabile del pagamento di un milione. «Un presidente che chiede a un privato cittadino, che sta solo cercando di dire quello che è realmente accaduto 20 milioni di dollari di danni è probabilmente un fatto senza precedenti. Non ci lasceremo intimidire», ha assicurato il legale di Stormy Daniels, Michael Avenatti, riferendosi anche al tentativo di Cohen e degli avvocati del presidente di spostare il caso presso un tribunale federale invece che quello statale dove finora si sono scontrati. I tribunali federali sono ritenuti più conservatori dei giudici delle corte statali della California, dove l'opposizione a Trump è talmente forte che i legali di Trump temono possa interferire nella decisione.

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